Locasciulli sabato sugli Spalti:
scrivo canzoni, ma sono disilluso

«Idra», l’ultimo disco, era stato impegnativo, una raccolta di canzoni sulle grandi difficoltà dell’uomo di oggi. Aveva richiesto tempo prima e dopo. Ora Mimmo Locasciulli ha ripreso a scrivere e sabato sera lo vedremo agli Spalti di Sant’Agostino (inizio ore 21; ingresso libero).

«Idra», l’ultimo disco, era stato impegnativo, una raccolta di canzoni sulle grandi difficoltà dell’uomo di oggi. Aveva richiesto tempo prima e dopo. Ora Mimmo Locasciulli, medico e cantautore di scuola romana, ha ripreso a scrivere, e non è da escludere che, incontrandolo dal vivo, sabato sera agli Spalti di Sant’Agostino (inizio ore 21; ingresso libero) proponga qualcosa di nuovo. Stavolta si accompagna con due musicisti che spesso collaborano con lui: Fabrizio Mandolini al sax e Marco Di Marzio al contrabbasso.

«Ma sì, sto scrivendo canzoni nuove, però mi chiedo se valga veramente la pena di continuare a produrre dischi in un mondo in cui la discografia mi sembra priva di idee, risorse, sbocchi», spiega Locasciulli tra il serio ed il faceto.

«Insomma, i dischi costano, in termini d’impegno economico, di tempo, di coinvolgimento di amici e colleghi, e la risposta dell’ambiente discografico è quella che è: non si sa più che fondo di barile raschiare. Sento in giro artisti molto interessanti su cui non c’è adeguato investimento, seguito. Mi rendo conto che si viaggia ai minimi termini: si programma una piccola rotazione radiofonica di una settimana e poi non c’è niente, salvo l’attesa di un “X Factor” o simili».

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