Masterchef: irregolarità del vincitore?
Anche la Magnolia vuol vederci chiaro

Nessuna prova di irregolarità per il momento, ma sul passato dell’ultimo vincitore di Masterchef anche Magnolia, la società che produce il programma, vuole vederci chiaro.

Per questo ha deciso di citare in giudizio Stefano Callegaro, per accertare se sia o meno un cuoco professionista e non un amatore, come denunciato da Striscia la notizia, e se abbia nascosto elementi del curriculum che avrebbero impedito la sua partecipazione al talent culinario di Sky. «Ci sono voluti quasi tre mesi e 38 fra inchieste e interviste di Striscia la notizia - commenta il tg satirico -, ma alla fine Magnolia si è convinta che c’era stato qualcosa di anomalo nella quarta edizione di MasterChef».

Due mesi fa erano stati i suoi avversari in trasmissione ad annunciare di voler procedere per vie legali, chiedendo all’avvocato Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione del talent, di rappresentarli in giudizio. «Come annunciato il 10 aprile - fa sapere Magnolia - è stata svolta nelle scorse settimane una scrupolosa attività di verifica sulle dichiarazioni e sui documenti che Stefano Callegaro ha fornito in merito alle sue pregresse esperienze professionali. Questi approfondimenti, svolti in tutte le sedi competenti, hanno appurato che non vi è evidenza documentale di attività svolte da Callegaro riconducibili al lavoro di cuoco e, dunque, in violazione del regolamento del programma».

«Ciononostante, poiché risultano testimonianze in contraddizione, secondo la valutazione della società, con questa documentazione - prosegue l’azienda -, per arrivare ad un accertamento della situazione che tuteli la credibilità del programma e gli interessi di tutti i soggetti coinvolti, Magnolia ha deciso di agire giudizialmente affinché sia accertata in maniera inequivocabile da un giudice competente la sussistenza o meno dei requisiti da parte di Callegaro per la partecipazione a MasterChef e, in difetto, siano adottate le conseguenti misure».

Il caso era stato sollevato lo scorso marzo, un paio di settimane dopo la vittoria di Callegaro, da Striscia la notizia, che aveva raccolto testimonianze sul passato da chef di Callegaro, anche come consulente di Knorr. L’interessato ha sempre negato le accuse e, in un primo momento, anche Magnolia aveva sostenuto la regolarità della sua partecipazione. Successivamente però la società di produzione ha annunciato l’avvio delle verifiche, precisando di sentirsi parte lesa e riservandosi «di prendere ogni opportuno provvedimento».

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