Mostra Parmiggiani a San Lupo
Venerdì 16 c’è l’inaugurazione

Nel suggestivo scenario dell’ex Oratorio di San Lupo arriva con una sua attesa installazione Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943), uno dei più noti artisti italiani. La mostra prosegue l’intensa attività espositiva che la Fondazione Bernareggi dedica da anni all’arte contemporanea.

Nel suggestivo scenario dell’ex Oratorio di San Lupo (inaugurazione venerdì 16, mostra dal 17 al 30 settembre) arriva con una sua attesa installazione Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943), uno dei più noti artisti italiani.

La mostra prosegue l’intensa attività espositiva che la Fondazione Bernareggi dedica da anni all’arte contemporanea, promuovendo il talento di giovani artisti bergamaschi, come portando in città la solida esperienza di grandi artisti ormai affermati.

È il caso di Claudio Parmiggiani, della cui opera si sono occupati i maggiori critici e pensatori contemporanei: Jean Clair, Jean-Luc Nancy, Georges Didi-Huberman. Nella mostra bergamasca di San Lupo, Parmiggiani fa risuonare le corde

della sua poetica mediante uno dei più consolidati elementi del suo mondo espressivo.

Un carico di antiche campane riempirà lo spazio architettonico dell’ex oratorio, rievocando in questo modo una memoria del sacro costretta a rimanere muta, riportata in vita da oggetti capaci soltanto di generare nostalgia. Come in tutta quanta la sua opera l’artista emiliano lavora sui temi

dell’assenza, della memoria, di tutto quello che sembra perduto, ma che continua a sollecitare le attese della nostra anima.

San Lupo

L’ex oratorio di San Lupo, gestito dalla Fondazione Adriano Bernareggi, si trova in via San Tomaso

7, a poche decine di metri dal Museo Bernareggi. L’edificio, costruito nel 1734 e recentemente

restaurato è composto da un’aula unica che si sviluppa in altezza attraverso dei matronei collegati

tra loro. Nel XVIII secolo, si riunivano qui i membri della Giovanile Confraternita della Morte; fino

all’inizio del XIX secolo esso fu poi utilizzato come cimitero e ossario della vicina chiesa

parrocchiale di Sant’Alessandro della Croce.

San Lupo fu realizzato da Ferdinando Caccia, ricordato nelle fonti settecentesche come un uomo

capace di convertire luoghi abbandonati e oscuri in edifici confortevoli e di bell’aspetto, e di renderli

maestosi con poco sforzo. L’edificio si presenta davvero maestoso, grazie al suo frontone

classicheggiante, intervallato da tre colonne. Dietro questo aspetto scenografico, si cela un edificio

a pianta centrale, due piante rampe di scale conducono ai piani superiori; dalle balconate del primo

e del secondo livello è possibile abbracciare con lo sguardo l’intera aula, che ha più l’aspetto di un

teatro che di un luogo sacro.

Dalla sua ristrutturazione e riapertura nel 2007 viene utilizzato dalla Fondazione Bernareggi come

sede espositiva per le installazioni di arte contemporanea, negli anni hanno esposto in San Lupo:

Vincenzo Castella, Jannis Kounellis, Gianriccardo Piccoli, Ferrario Frères, Andrea Mastrovito,

Giovanni Frangi, Barbara Bartolone. La mostra è inserita del contesto di Festival della Cultura 2014 e Artdate (le giornate dell’arte contemporanea organizzate da The Blank 15-16-17-18 maggio 2014).

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