Piero Bassetti oggi a Bergamo
«Il mio manifesto per un futuro glocal»

Mercoledì 24 giugno alle 18, a Bergamo, in piazzetta Piave spazio Creberg - Domus Bergamo Wine, il presidente di Globus et Locus Piero Bassetti presenta il suo ultimo libro: «Svegliamoci italici! Manifesto per un futuro glocal» (Marsilio, pp.126, euro 10,00).

Dei temi del libro discuteranno con l’autore, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, il Senatore Gilberto Bonalumi e Franco Cattaneo, giornalista de l’Eco di Bergamo. Cos’è «l’italicità »? Chi sono gli «italici» di oggi? E come farne un soggetto politico futuro? In questo pamphlet un potente manifesto che invita una comunità globale a prendere coscienza di se stessa.

Dall’introduzione: «Negli ultimi vent’anni di lavoro culturale e politico, ho avuto modo di osservare da vicino i radicali cambiamenti proposti dalla globalizzazione, dal punto di vista economico ma anche sociale. Da qui l’intuizione che consegno a questo libro: l’esistenza di un “fatto”, di una realtà ben determinata, la presenza nel mondo di milioni di persone che dobbiamo abituarci a chiamare “italici”».

La scheda del libro
«Una sveglia, una chiamata a raccolta. Nascono così queste pagine, un appello per chi nel mondo vorrà ascoltare». Piero Bassetti, politico di lungo corso e protagonista della vita culturale e istituzionale del nostro Paese, lancia un messaggio rivolto ai milioni di persone nel mondo che chiama «italici». Molto più numerosi di quelli che definiamo italiani, gli italici costituiscono una comunità fondata sulla condivisione di valori, interessi ed esperienze, che l’autore esorta a divenire consapevole delle proprie potenzialità. Il mondo di oggi è glocal: ciò vuol dire che sempre di più in futuro sarà il rapporto tra la dimensione globale e quella locale degli eventi a fare la differenza. Per questo è essenziale il riferimento a una presenza valoriale e culturale che trascenda la dimensione nazionale e che l’autore presenta nei suoi tratti essenziali.

Nata come intuizione, l’«italicità» si è nel tempo sostanziata di molti elementi: esperienze dirette, elaborazioni teoriche maturate dall’incontro con grandi pensatori e dalla ricerca sul campo. Una ricchezza di spunti che mira a individuare ciò che lega gli italici, per favorirne sempre più il processo di aggregazione in una world community. Il punto di partenza è il mondo degli affari, non solo perché è nelle camere di commercio che questa ricerca ha preso avvio, ma perché è inizialmente nel business che si incarnano valori e interessi. Da questo primo terreno, attraverso l’organizzazione della società civile e la formazione di una classe dirigente, si può giungere al tema politico, alla capacità di influenzare il processo decisionale nella sua nuova dimensione glocal. A metà tra il racconto di un percorso ventennale e l’intervento politico, queste riflessioni assumono il tono di un discorso che invita a guardare con occhi diversi i cambiamenti attuali per prospettarne altri di lungo periodo. Una sfida che si fa pressante, soprattutto oggi, con i confini degli Stati-nazione che appaiono sempre più labili e urge immaginare un futuro diverso.

Piero Bassetti (Milano 1928), laureato in economia e commercio all’Università Bocconi, ha perfezionato gli studi alla Cornell University e alla London School of Economics. Consigliere e assessore del Comune di Milano dal 1956 al 1970, è stato primo presidente della Regione Lombardia (1970-1974), deputato (1976-1982), presidente della Camera di Commercio Industria e Agricoltura di Milano (1982-1997), di Unioncamere (1983-1992) e dell’Associazione delle Camere di Commercio italiane all’estero (1993-1999). Autore di numerosi saggi di politica ed economia, attualmente presiede Globus et Locus e la Fondazione Giannino Bassetti.

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