Poesie affisse ai muri di Bergamo
Tra i graffiti la magia di un messaggio

«Scriviamo poesie, e poi le diffondiamo». Come sui muri della nostra città per esempio. Ed ecco allora che basta fare una passeggiata in via Tasso che, in via Pradello, ci si imbatte in tre fogli A4 affissi al muro.

Una pagina Facebook raccoglie la comunità di poeti e appassionati, il rimando è anche a un sito web.

Fondato a Firenze nel 2010, il Movimento per l’Emancipazione della Poesia è un movimento artistico che persegue lo «scopo di infondere nuovamente nelle persone interesse e rispetto per la poesia intesa nelle sue differenti forme».

«Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia («MEP») intende raggiungere il proprio scopo sfruttando ogni canale ritenuto idoneo e mantenendo comunque saldo il rispetto per ogni altra forma d’arte» spiegano i fondatori nel loro statuto.

Con una particolarità: l’anonimato dei suoi autori, affinché sia «la poesia in quanto tale a essere messa in primo piano piuttosto che i singoli poeti».

Vicino a quelle tre paginette attaccate al muro e scovate di fretta dai passanti, tante le mamme della vicina scuola che si fermano a leggere le strofe. Anche i bambini sono incuriositi. E piace sapere che c’è un pezzo di arte e di magia tra quei muri sporchi, i graffiti dimenticati e la fretta di un pomeriggio di cose da fare.

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