Premio «Buone Notizie», riconoscimenti a «L’Eco» e agli artigiani

Annunciati pubblicamente sabato 29 gennaio a Caserta i riconoscimenti
alla nostra testata e a Giacinto Giambellini per l’ospedale da campo.
«Con Giambellini e il direttore Ceresoli premiamo la forza di Bergamo
contro il Covid». Premiati anche Ivan Zazzaroni del Corriere dello Sport e Angela Frenda di «Cook».

«Con Alberto Ceresoli e Giacinto Giambellini abbiamo deciso di premiare due facce della resilienza bergamasca contro il Covid: il giornale che ha saputo fare comunità e gli artigiani che hanno costruito la speranza». Sono stati annunciati pubblicamente ieri a Caserta, durante la Messa per San Francesco di Sales (il 24 gennaio), patrono dei giornalisti, celebrata dal vescovo monsignor Pietro Lagnese, i vincitori del Premio «Le Buone Notizie – Civitas Casertana», meglio conosciuto come «Buone Notizie». La prima iniziativa, in Italia e non solo, destinata a valorizzare le buone notizie e chi le voglia e sappia comunicare, i professionisti non devoti a «sensazionalismo e ansia da scoop». Un’informazione, insomma, che «sappia raccontare i tanti fatti positivi che accadono nella vita di tutti i giorni». La consegna del riconoscimento, una scultura in bronzo, fusa appositamente dall’artista Battista Marello, avverrà in primavera, a causa della pandemia in corso. Normalmente la cerimonia di premiazione si sarebbe svolta nel pomeriggio di ieri, pochi giorni dopo la ricorrenza del Santo protettore dei giornalisti.

Gli altri premiati sono Ivan Zazzaroni, direttore del «Corriere dello Sport / Stadio», ed Angela Frenda, direttore di «Cook». «Quest’anno dalla giuria popolare e dalla giuria tecnica sono stati premiati tre filoni straordinari di giornalismo costruttivo», spiegano Michele De Simone e Luigi Ferraiuolo, rispettivamente presidente e segretario generale del Premio Buone Notizie. Con Zazzaroni premiamo chi ha saputo interpretare il 2021 come anno dei grandi trionfi dello sport azzurro; con Angela Frenda, le buone notizie del territorio e della cucina che hanno reso più leggero un periodo cupo; con Alberto Ceresoli e Giacinto Giambellini due diversi e complementari aspetti della forza e resilienza di Bergamo» . Il «Premio Buone Notizie», infatti, sceglie anche la «Buona notizia dell’anno» appena trascorso, che, per il 2021, sono «gli artigiani della Bergamasca che hanno costruito, con gli alpini, l’ospedale da campo contro il Covid a Bergamo», nel periodo del più duro imperversare della pandemia.

Il Premio «Le Buone Notizie» nasce nel 2009 da una idea dell’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) di Caserta, in collaborazione, tra l’altro, con l’Ordine dei Giornalisti della Campania. È stato conferito, in passato, a nomi noti e notissimi del mondo dell’informazione, come, tra i molti, Aldo Cazzullo, Ferruccio De Bortoli, Giovanni Minoli, Domenico Quirico, Carmen Lasorella, Marco Tarquinio, Gabriele Romagnoli.

Numerosi i premi ricevuti da Ceresoli e da «L’Eco di Bergamo» nei tempi recenti. Prima di questo «Buone Notizie», ricordiamo almeno la «Caravella del Mediterraneo», il «Premio Ischia internazionale di giornalismo», il Premio Anima 2020.

Da vari punti di vista, è stato riconosciuto l’impegno della testata nel seguire capillarmente, con attenzione umana e partecipe, ma insieme con precisione e rigore, il flagello abbattutosi su questa provincia durante la prima ondata.

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