Premio Hystrio a un bergamasco
È il giovane Livio Remuzzi

Livio Remuzzi, il ventiseienne figlio dello scienziato bergamasco Giuseppe Remuzzi e del neoeletto assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti, ha ricevuto sabato 21 giugno al teatro Elfo Puccini di Milano il premio Hystrio alla Vocazione.

Livio Remuzzi, il ventiseienne figlio dello scienziato bergamasco Giuseppe Remuzzi e del neoeletto assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti, ha ricevuto sabato 21 giugno al teatro Elfo Puccini di Milano il premio Hystrio alla Vocazione.

Il giovane attore bergamasco, che si sta diplomando alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, è stato scelto dalla giuria del premio come talento emergente under 30. Il Premio Hystrio è nato nel 1989 da Ugo Ronfani, fondatore e a lungo direttore della rivista Hystrio, il trimestrale di teatro e spettacolo più longevo nel panorama teatrale italiano, che da allora lo promuove e organizza.

Arrivare a guadagnarsi un posto nell’«albo d’oro» del premio Hystrio non è stato immediato: «Ho fatto una prima selezione un mese fa con 206 candidati, seguita da altre due audizioni, l’ultima proprio la mattina stessa della premiazione», spiega Livio Remuzzi. La giuria ha valutato i candidati in base a due monologhi a scelta di massimo cinque minuti e ad una poesia o canzone. Remuzzi ha portato il monologo di Aston da «Il guardiano» di Harold Pinter (riproposto anche in serata, durante la premiazione) e un brano da «Le furberie di Scapino» di Molière. Come poesia ha scelto «Supplica a mia madre» di Pier Paolo Pasolini. Insieme a Remuzzi verrà premiata anche l’attrice Maria Laila Fernandez, dato che il Premio Hystrio viene sempre assegnato sia a un interprete maschile sia femminile. Livio Remuzzi si è diplomato al Sant’Angela Merici di Bergamo, poi si è trasferito a Milano, dove ha frequentato Scienze Politiche. «Ho scelto una formazione d’accademia molto classica, con la possibilità di avere come maestro Luca Ronconi. Mi piacerebbe riuscire a inserirmi nella scena teatrale milanese», spiega l’attore. A Bergamo ha preso parte al cortometraggio «Comete come te», dedicato al tema del dono degli organi, girato dal giovane regista Beppe Manzi. «Un’esperienza che ricordo volentieri», commenta Remuzzi.

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