Presentato «Bergamo Jazz» 2015
A marzo la stella sarà Dianne Reeves

Edizione numero 37: concerti con artisti internazionali, proiezioni di film, iniziative didattiche. Dal 15 al 22 marzo, con la Direzione Artistica del più illustre dei jazzisti italiani, Enrico Rava, «Bergamo Jazz» sarà anche nel 2015 un punto di riferimento per chi vuole conoscere da vicino una musica che, nei suoi molteplici risvolti espressivi, offre sempre opportunità di ascolto stimolanti, di arricchimento culturale.

Organizzato dal Teatro Donizetti e dall’Assessorato alla Cultura, Expo e Turismo, «Bergamo Jazz 2015» si preannuncia dunque ricco e variegato nei contenuti, nel solco del rapporto dialogico fra tradizione e innovazione, fra momenti spettacolari e di approfondimento. Le consuete tre serate al Teatro Donizetti, da venerdì 20 a domenica 22 marzo, verranno precedute da un concerto al Teatro Sociale; e numerosi saranno gli appuntamenti che, sin da domenica 15, contribuiranno nell’insieme a diffondere i suoni del jazz per la città, grazie anche al coinvolgimento di significative realtà associative quali LAB80, CDpM-Centro Didattico Produzione Musica e Jazz Club Bergamo.

Giovedì 19 marzo, al Teatro Sociale, il jazz italiano metterà in mostra alcuni dei suoi gioielli più preziosi: il trio del pianista Stefano Battaglia e il duo Gianluigi Trovesi-Gianni Coscia. Entrambi legati da tempo al prestigioso marchio dell’etichetta tedesca Ecm, Battaglia e Trovesi rappresentano altrettante facce di una musicalità che mescola il linguaggio del jazz con elementi europei, colti e popolari. Il musicista milanese sarà affiancato dal contrabbassista Salvatore Maiore e dal batterista Roberto Dani, che insieme al leader costituiscono un organismo musicale di grande senso dinamico e poetico. Il più rinomato dei jazzisti bergamaschi avrà invece al suo fianco un suo sodale di antica data: con il fisarmonicista alessandrino Trovesi racconta storie che sanno di antico e che nel contempo profumano di modernità.

Venerdì 20, la prima delle tre serate al Teatro Donizetti di «Bergamo Jazz 2015» verrà aperta dal gruppo del batterista Jeff Ballard, che il pubblico del Festival ha già avuto modo di applaudire qualche anno fa in qualità di componente del trio di Brad Mehldau. Questa volta Ballard avrà l’opportunità di farsi conoscere e apprezzare con un progetto di stampo elettroacustico denominato Fairgrounds, forte dei contributi del chitarrista di origine africana Lionel Loueke, una delle nuove star della sei corde, del pianista e tastierista Kevin Hays e di Reid Anderson, abitualmente bassista nei Bad Plus ma coinvolto da Ballard nelle vesti di manipolatore elettronico.

Il secondo set sarà quindi appannaggio di una autentica sophisticated lady: Dianne Reeves. Vincitrice di quattro Grammy Award, uno dei quali per la colonna sonora del film di George Clooney Good Night and Good Luck, Dianne Reeves affonda le proprie radici nella più verace vocalità jazzistica, ma è altresì capace di cimentarsi con brani provenienti dal mondo del pop e del soul, come attesta il suo album più recente, Beautiful Life, nel quale compaiono personali versioni di «Waiting in Vain» di Bob Marley, di «Dreams» dei Fleetwood Mac, di «I Want You» di Marvin Gaye e di «32 Flavors» di Ani DiFranco. A Bergamo, la cantante di Detroit sarà coadiuvata da un quartetto di ottimi strumentisti, tra i quali spicca il chitarrista brasiliano Romero Lubambo.

Sabato 21, sarà di scena un’altra «stella» del cartellone di «Bergamo Jazz 2015»: il trombonista Fred Wesley, icona del jazz-funk, in passato collaboratore di James Brown e di altre insigni personalità della black music come Ike & Tina Turner e George Clinton, oltre che componente della gloriosa big band di Count Basie. Wesley, che ha da poco varcato la soglia dei 70 anni ma è artisticamente lungi dall’età pensionabile, si presenterà alla guida dei New JB’s, compatta formazione ben sintonizzata sulla lunghezza d’onda di una musica coinvolgente e spettacolare come poche altre.

In apertura di serata, il programma disegnato da Enrico Rava pone l’esibizione di uno dei migliori gruppi oggi in circolazione sul fronte del jazz più avanzato: il quintetto del contrabbassista Mike Formanek, nelle cui file milita un altro solista di spicco del jazz contemporaneo, il sassofonista Tim Berne. Completano l’organico un secondo sassofonista, il tenorista Brian Settles, il pianista Jacob Sacks e il batterista Dan Weiss.

Domenica 22, si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Donizetti il quartetto del sassofonista Mark Turner, uno dei nomi attualmente più in vista del jazz d’oltre oceano, e Palatino, vera e propria all stars che allinea Paolo Fresu, Direttore Artistico di «Bergamo Jazz» dal 2009 al 2011, il trombonista americano Glenn Ferris, e due autorevoli esponenti del jazz transalpino quali il contrabbassista Michel Benita e il batterista Aldo Romano.

Apprezzatissimo dallo stesso Rava, che lo volle con sé nell’album New York Days, presente anche nel recentissimo Joy In Spite Of Everything di Stefano Bollani, Mark Turner avrà accanto a sé il trombettista Ambrose Akinmusire, il bassista Joe Martin e il batterista Justin Brown. Attivo nella seconda parte degli anni Novanta, con tre album in carnet, Palatino si è riformato da allora solo in occasioni speciali, come lo sarà sicuramente il concerto che porrà il sigillo finale a «Bergamo Jazz 2015».

Nelle stesse giornate delle tre serate al Teatro Donizetti sono previsti altri appuntamenti di sicuro interesse e richiamo, tutti all’Auditorium dei Piazza della Libertà. Sabato 21 (ore 17) si potrà ascoltare il trio di Vijay Iyer, uno dei pianisti di maggior spessore emersi negli ultimi anni (con lui ci saranno il contrabbassista Stephan Crump e il batterista Marcus Gilmore), mentre domenica 22 (sempre alle ore 17) sarà il turno del chitarrista californiano Nels Cline, improvvisatore di notevole estro il cui nome ricorre anche nelle vicende del rock meno convenzionale come componente dei Wilco. Ancora domenica, ma la mattina alle 11, il trio del giovane pianista torinese Fabio Giachino, nel quadro della consolidata collaborazione con Jazz Club Bergamo.

Ampio spazio avranno poi i legami fra jazz e cinema, ad iniziare dall’ormai immancabile passaggio di testimone fra «Bergamo Film Meeting» e «Bergamo Jazz»: domenica 15 marzo (dalle 15,30) si potrà assistere prima alla proiezione del film Eva di Joseph Losey e poi alla sonorizzazione de La Bambola di Carne (Die Puppe) di Ernst Lubitsh, ad opera del duo formato dal clarinettista Mosè Chiavoni e dal fisarmonicista Luciano Biondini. E per la rassegna Jazz Movie, realizzata in collaborazione con LAB80: Mo’ Better Blues di Spike Lee e Kansas City di Robert Altman, rispettivamente in programma martedì 17 e mercoledì 18 (ore 20,45) e preceduti dalla proiezione dei cortometraggi di Gianni Amico We Insist e Appunti per un film sul jazz.

L’abituale iniziativa didattica «Incontriamo il jazz», rivolta agli alunni della scuola primaria e secondaria e curata dal CDpM-Centro Didattico Produzione Musica Europe, si svolgerà nelle mattinate del 19, 20 e 21 marzo e ruoterà attorno al tema «Jazz, energia del pianeta», in linea con lo spirito di Expo 2015 e dell’International Jazz Day.

Prezzi

Abbonamenti tre serate al Teatro Donizetti: da 20 a 74 euro. Rinnovo abbonamenti dal 3 al 6 febbraio 2015. Acquisto nuovi abbonamenti dal 10 febbraio (anche online) Biglietti singole serate al Teatro Donizetti: da 10 a 34 euro; giovani al di sotto dei 27 anni da 7 a 25 Euro. In vendita dal 17 febbraio (anche online)

Concerto al Teatro Sociale e concerti all’Auditorium di Piazza della Libertà: 10 euro; ridotto 7,50 euro (giovani al di sotto dei 27 anni, abbonati al festival, soci Jazz Club Bergamo, LAB80, CDpM). In vendita dal 3 febbraio (anche online). Informazioni e prevendite: Biglietteria Teatro Donizetti: 035 4160601/02/03.

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