Quel Caravaggio da 120 milioni
«dimenticato» in una soffitta

Una versione del celebre dipinto di «Giuditta e Oloferne» ritrovato nel solaio di una vecchia casa di Tolosa, nel sud della Francia. Per alcuni esperti si tratta della mano di Caravaggio. Vittorio Sgarbi a Pagazzano commenta: «Sembra autentico, ma la storia della soffitta è una favola».

La storia è così bella che pare inventata. Ma se invece fosse tutto vero? Una versione del celebre dipinto di «Giuditta e Oloferne» simile a quello conservato alla Galleria d’Arte Antica di Roma (Palazzo Barberini) è stato ritrovato nel solaio di una vecchia casa di Tolosa, nel sud della Francia. Per alcuni esperti si tratta della mano di Caravaggio e ora Parigi vuole crederci. A cominciare dal ministero della Cultura che ha decretato il divieto di uscita di quella tela di 144 x 173,5 centimetri dal territorio e l’ha decretata «Tesoro nazionale».

Valore stimato: 120 milioni di euro. Gli esperti del Centro di ricerche e restauri dei Musei di Francia hanno ora trenta mesi per capire se si tratta davvero di un’opera originale di Michelangelo Merisi o di un suo comunque bravissimo seguace. Vittorio Sgarbi martedì 12 aprile era a Pagazzano per la mostra di Warhol e ha commentato così la notizia: «Sembra autentico, ma che sia stato ritrovato in una soffitta è una favola, inventata per coprire un’esportazione abusiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA