Sabato 17 sorpresa alla Tadini di Lovere:
la copia di un ritratto di Isaac Newton

Sabato prossimo 17 settembre l’Accademia Tadini di Lovere sarà pronta a rivelare una sorpresa: la copia di un ritratto di Isaac Newton, individuata nei depositi del museo.

Il lavoro di restauro a cui è stata sottoposta la tela ha evidenziato una serie di dati che porterebbero a identificare l’opera, a oggi inedita, come una tra le poche e forse la più antica copia esistente del celebre ritratto realizzato da Godfrey Kneller nel 1689, tuttora custodito dagli eredi di Newton. L’opera loverese è documentata per la prima volta nella collezione del conte Luigi Tadini nel 1828; benché questi fosse interessato al pensiero del grande scienziato e filosofo, non conosceva l’identità dell’uomo raffigurato nel ritratto. «Questo fatto - spiega Marco Albertario, direttore della Accademia Tadini - e le osservazioni tecniche raccolte sul dipinto nel corso del restauro, confermano la possibilità di una datazione entro il XVIII secolo».

Il dipinto di Godfrey Kneller fu riprodotto in incisione solo nella seconda metà dell’800 e questo elemento ha acceso la curiosità degli studiosi: quando fu dipinta l’opera loverese? Soprattutto, in quale contesto il conte Tadini poté procurarsi un ritratto la cui realizzazione era, nel ’700, strettamente vincolata alla possibilità di accedere all’originale, sempre rimasto in possesso degli eredi di Newton?

Intorno a questi interrogativi dialogheranno Niccolò Guicciardini, dell’Università di Bergamo, studioso di Newton, la restauratrice Roberta Grazioli e Marco Albertario: nella Sala degli Affreschi, appuntamento dunque alle 15 di sabato 17 settembre,

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