Terza serata di Sanremo, sul podio provvisorio Mahmood & Blanco, Elisa e Morandi. Si balla con Cremonini, Saviano: «Il silenzio favorisce la mafia»

Roberto Saviano parla di Falcone e Borsellino nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, Cesare Cremonini, con una performance che celebra vent’anni di canzoni: sono stati i super ospiti della terza serata del Festival di Sanremo, giovedì 3 febbraio. Monologo sull’unicità di Drusilla Foer, ecco la classifica provvisoria a fine serata.

«Vorrei augurarle buon lavoro ed esprimere l’affetto e la gratitudine che proviamo nei suoi confronti». Inizia così la terza serata del Festival di Sanremo con Amadeus che, in apertura, si rivolge al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del suo insediamento al Quirinale. «Lei - dice Amadeus - è stato un punto di riferimento e lo è stato anche oggi quando ha ricordato l’importanza della cultura, delle arti, del teatro, cinema e musica». Poi il conduttore gli dedica un omaggio musicale con «Grande grande grande».

Nella serata cantano tutti gli artisti in gara . La prima sul palco Giusi Ferreri con la sua «Miele», seguita da Highsnob & Hu con «Abbi cura di te» e Fabrizio Moro con «Sei tu». Un susseguirsi di canzoni: la quarta è quella di Aka 7even dal titolo «Perfetta così».

Alle 20.30, dopo l’ingresso della «valletta» della serata Drusilla Foer, che finge d essere in gara come cantante, sul palco Massimo Ranieri con «Lettera di là dal mare» . Il festival si trasforma in una discoteca con Dargen D’Amico che canta «Dove si balla», a seguire Irama con «Ovunque sarai».

Drusilla Foer affianca Amadeus in questa terza serata di Sanremo. Ironica nobildonna star del web e della tv, è l’alter ego di Gianluca Gori. «Non sono in gara? - chiede -. Sono una grande interprete e voglio cantare, dovrei copresentare con lei? E’ un inferno, lei è pazzo, mi fa fare la valletta, se lo sapevo mi mettevo qualcosa di scosciato».

Mentre si attende Saviano, Sanremo canta e celebra Cesare Cremonini - alla sua prima volta all’Ariston - che qui lancia il settimo album in studio, «La ragazza del futuro» (Virgin Records/Universal Music Italia), in uscita il 25 febbraio. L’artista amatissimo ha proposto un medley dei suoi successi con «Nessuno vuole essere Robin», «Marmellata 25», «Logico», «La nuova stella di Broadway» e «Poetica». Per lui una standing ovation del pubblico.

Poi riparte la gara con Ditonellapiaga con la Rettore e la loro ritmatissima «Chimica», a seguire Michele Bravi con «Inverno dei fiori» che prima di cantare si rivolge a Drusilla Foer: «La tua presenza racconta la meritocrazia» ha detto il giovane cantante, facendo commuovere l’artista. Avanti con le canzone: c’è Rkomi con «Insuperabile».

Pubblico in delirio con Mahmood & Blanco che sono tra i più ascoltati in questi giorni in Spotify con «Brividi» . Si balla con Gianni Morandi che canta il brano di Jovanotti «Apri tutte le porte». Alla fine del brano tutti che incitano l’artista che saluta e ringrazia sorridente: «Stai andando forte, apri tutte le porte, gioca tutte le carte, fai entrare il sole» è già il ritornello più cantato . Prima del «Gianni nazionale» la seconda uscita di Drusilla, nei panni di Zorro, le consente di giocare con l’idea del personaggio «en travesti»: «Ho pensato a qualcosa di eccentrico, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo en travesti, sicché mi sono travestita».

Si canta e si balla con la seconda uscita di Cesare Cremonini che interpreta nuovo brano e chiude alla grande con «50 Special» . Torna la gara Tananai con «Sesso occasionale» ed Elisa che porta al concorso canoro «O forse sei tu».

Alle 23.30 standing ovation al teatro Ariston per le vittime delle stragi di Capaci e Via d’Amelio. Mentre Amadeus elenca i loro nomi sul palco di Sanremo, a partire da quelli di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il pubblico si alza in piedi ad applaudire l’ingresso di Roberto Saviano, ospite del Festival per commemorare le vittime di mafia. «Molti di noi - dice lo scrittore - ancora non c’erano, eppure la loro storia è parte della nostra memoria collettiva, per tutti noi sono simboli di coraggio, che è sempre una scelta, di fronte alla necessità di cambiare le cose si può scegliere o lasciar perdere, ma non scegliere è rendersi complice». La loro storia «è la storia di chi sceglie pur sapendo di rischiare», sottolinea ancora Saviano, citando gli esempi di Chinnici, Terranova, Saetta, Costa, Giacomelli, Livatino, «uomini e donne di giustizia finiti sotto i colpi delle mafie».

Falcone e Borsellino oggi «celebrati come eroi», subirono la delegittimazione, «furono accusati di spettacolarizzare il loro lavoro, di Falcone si arrivò a dire che la borsa con 58 candelotti all’Addaura se l’era messo da solo: non c’erano i social ma c’erano gli haters», ricorda lo scrittore, e quel fango «li aveva isolati e resi facili obiettivi, ma non è riuscito a sporcare il loro esempio».

Ricorda poi la storia di Rita Atria, che a 17 anni divenne la prima testimone di giustizia d’Italia grazie all’aiuto di Paolo Borsellino e che si tolse la vita dopo la morte del giudice, ma «la sua testimonianza portò alla condanna di molti mafiosi. Il coraggio dei testimoni di giustizia è di chi sa che cambierà la propria vita e di quelli accanto a sé».

«La neutralità - punta il dito Saviano - non ci tiene in sicurezza, ci costringe a rinunciare alla libertà, alla dignità, al diritto di ricercare la felicità. Il silenzio favorisce le mafie e lascia solo chi le contrasta», ma Falcone e Borsellino e Rita Atria «sono semi che sono germogliati, semi che possono diventare radici». Il monologo dello scrittore - che dal 12 febbraio condurrà su Rai3 Insider - si chiude con un brano di un tema di Rita Atria: «Se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo».

Prosegue la gara con La Rappresente di Lista e la loro «Ciao ciao» , già amatissima tra i giovani; Iva Zanicchi con «Voglio amarti» e Achille Lauro con «Domenica». Siparietto con l’attrice Anna Valle, Matteo Romano canta «Virale» a mezzanotte e mezza : la gara prosegue fino a tarda notte con Ana Mena e il suo brano «Duecentomila ore», Sangiovanni e «Faralle», Emma con «Ogni volta è così».

Quasi all’una Drusilla entra in pigiama con tazzina del caffè ironizzando sull’orario e Amadeus inciampa contro il leggio di una musicista dell’orchestra di Sanremo. In gara ci sono poi Yuman con «Ora e qui», Le Vibrazioni con «Tantissimo», Giovanni Truppi con «Tuo padre, tua madre, Lucia» e infine Noemi con «Ti amo non lo so dire».
Il gran finale è tutto di Drusilla Foer con un monologo sul senso di unicità e il bisogno di ascoltare se stessi e gli altri .

La serata si conclude all’1 e 50 .Hanno votato il pubblico tramite televoto (con un peso del 50% sul risultato complessivo) e la Demoscopica 1000 (sempre al 50%). La media delle percentuali di voto complessive ottenute dalle canzoni nel corso della terza serata e nelle prime due determinerà una nuova classifica generale. Ecco la classifica dal podio fino al 25esimo posto: Mahmood & Blanco, Elisa, Gianni Morandi, Irama, Sangiovanni, Emma, Massimo Ranieri, Fabrizio Moro, La Rappresentante di Lista, Dargen D’Amico, Michele Bravi, Ditonellapiaga e Rettore, Aka 7even, Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Noemi, Rkomi, Matteo Romano, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob & Hu, Giusy Ferreri, Le Vibrazioni, Yuman, Ana Mena, Tananai; .

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