Si è spenta la «signora del Donizetti»
Bergamo, è morta Andreina Moretti

Sì è spenta mercoledì 3 agosto Andreina Moretti, per 30 anni consulente del teatro Donizetti. A lei si devono pubblicazioni, mostre ed eventi culturali cui hanno partecipato generazioni di bergamaschi. L’assessore alla Cultura: «Penseremo a un’iniziativa per ricordarla».

«Aveva un appuntamento dal medico e ci aveva chiesto di accompagnarla nel pomeriggio – ci ha detto ieri uno dei nipoti, l’architetto GianFausto Tosetti – quando siamo arrivati a casa l’abbiamo trovata senza vita, nel suo letto». La notizia della sua morte si è diffusa velocemente. Erano in tanti a stimarla, a serbare un ricordo personale di quella donna minuta e determinata, dall’intelligenza brillante, cui il mondo della cultura bergamasco deve molto. Ancora attiva, nonostante da qualche tempo avesse superato le ottanta primavere (lei aveva un vezzo d’attrice, non rivelava l’età).

«Il teatro Donizetti ho iniziato a frequentarlo da bambina – raccontava in un’intervista alcuni anni fa –. Avrò avuto dieci anni, papà mi portava a sentire la lirica dal loggione». Al Donizetti dedicò trent’anni della sua vita nel ruolo di consulente artistica dell’assessorato allo Spettacolo

Nel 2001 Palazzo Frizzoni le assegnò la benemerenza civica per meriti culturali. Nella sua lunga carriera Andreina Moretti contribuì a rilanciare l’Auditorium di piazza della Libertà – per il quale ideò la rassegna «Incanto per musica, danza e teatro» –, e fu promotrice e organizzatrice de «Il Salotto del lunedì», convivio che portò a Bergamo i protagonisti del mondo dello spettacolo e della cultura. Fece approdare sul palco del Donizetti la danza contemporanea, quando ancora era il balletto classico a tenere banco nei teatri. Il suo è stato un lavoro costante e appassionato, spesso dietro le quinte, sempre al servizio della città.

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