Skunk Anansie, il grande ritorno
Il 16 gennaio a «Le Due Torri» - Video

Il giorno prima uscirà «Anarchytecture» (Carosello Records), sesto capitolo nell’avventura artistica della band inglese.

L’album, presentato come una collezione di potenti inni dell’alternative rock, è il seguito di «Black Traffic» uscito nel 2012, e vede il gruppo schierato nella formazione storica: Skin, il chitarrista Ace, il bassista Cass e il batterista Mark Richardson. Le canzoni sono state prodotte da Tom Dalgety ai Rak Studios di Londra, mixate da Dalgety & Jeremy Wheatley, e masterizzate da Ted Jensen agli Sterling Sound Studios di New York «Anarchytecture» sarà seguito da un tour europeo che toccherà anche l’Italia. Gli Skunk Anansie si esibiranno il 17 febbraio all’Alcatraz di Milano (già tutto esaurito), ma giusto il giorno dopo la pubblicazione del disco Skin ed il suo gruppo arriveranno allo store Media World di Stezzano per incontrare i fan e firmar copie. L’appuntamento è per il 16 gennaio alle 17 in punto presso il centro commerciale Le Due Torri.

Il gruppo ha annunciato ieri anche tre date estive: al Pistoia Blues il 14 luglio, al Postepay Rock di Roma il 15 e all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (Pd) il 17. Il singolo «Love Someone Else» è già un successone, anche perché è stato scelto come colonna sonora della nuova campagna televisiva di Wind, nel formato «movie», ispirato alle grandi spy story cinematografiche. In questi giorni poi, un po’ a sorpresa, è stata messa in circolazione su iTunes come «instant gratification» una nuova traccia: chi acquista il nuovo album in preorder riceverà in digitale «Beauty Is Your Curse», altra canzone estratta dall’atteso lavoro.

Il gruppo inglese è molto amato in Italia, lo è sempre stato. Nel cammino della band morte e rinascita hanno semplicemente amplificato il seguito, almeno da noi. Skin è una cantante rock di razza e una front woman che in scena non si risparmia e mai e poi mai imbriglia la sua energia traboccante. E la sua esperienza recente come giurata di X Factor l’ha ulteriormente confermato.

Nell’arco del percorso, il gruppo ha attraversato diverse tempeste, compreso quella turbolenta degli inizi: tre anni di tournée, un fuoco di fila di viaggi, concerti, apparizioni televisive, interviste e quant’altro serve a cavalcare la tigre del rock e del successo. Da sempre Skin e i suoi svariano tra rock frenetico e pop inquieto, dando vita ad una sorta di crossover personalizzato che non disdegna di appropriarsi anche di altri linguaggi. All’inizio le canzoni avevano un taglio fortemente politicizzato, poi i toni si sono smorzati, anche se lo stile resta impegnato e le dichiarazioni, d’intenti almeno, sono spesso corrosive.

© RIPRODUZIONE RISERVATA