Space Raft, dagli States a Bergamo
«Trump? Lotteremo con la musica»

Né Hillary, né Donald. Gli Space Raft, che mercoledì sera saranno sul palco dell’Edoné (via Gemelli, Redona, ore 21.30) hanno visto perdere il loro candidato favorito già qualche mese fa.

Arrivano dagli Stati Uniti, suonano musica psichedelica, e quest’estate hanno sostenuto Bernie Sanders. Come? Cantando per lui in un paio di comizi. Il loro tour europeo è quasi un toccasana dopo il risultato elettorale che ha visto prevalere a sorpresa il repubblicano Donald Trump sulla democratica Hillary Clinton. Gli Space Raft sono il supergruppo della scena di Milwaukee, formato da ex membri di Mystery Girls (In The red Records), che in poco più di due anni ha già sfornato due album diventati già classici, anche grazie alla pubblicazione da parte della Dusty Medical Records.

È la vostra prima volta in Europa? Conoscete Bergamo? Cosa vi aspettate da questo tour? «Questo è in nostro primo tour europeo, TJay era già stato in Italia ma per il resto della band sarà la prima volta in Europa. Non conosciamo personalmente Bergamo, ma un nostro caro amico ha sposato una bella ragazza bergamasca! Non vediamo l’ora di suonare per un pubblico nuovo e di fare un po’ di casino. È tutto ciò che vogliamo fare: stare bene e vedere il mondo».

Come descrivereste il vostro sound, cos’è che vi ispira di più? Gli Space Raft sono un mix di diverse influenze, ci ispirano soprattutto le chitarre più Pop di fine anni Sessanta e dei primi anni Settanta, ma anche il rock psichedelico, la prog e l’hard rock. Ci piacciono gruppi come Big Star, Badfinger, Cheap Trick, Small Faces, David Bowie, ELO e un sacco di band proto punk. Rock and Roll, insomma».

Raccontateci qualcosa dell’esperienza con Bernie Sanders durante la campagna elettorale USA. «Bernie Sanders è venuto nel nostro Stato, il Wisconsin, in occasione delle Primarie, proprio il mese prima dell’uscita del nostro secondo disco Rubicon. Lo staff di Sanders ci ha chiesto se fossimo interessati a suonare durante un paio dei suoi raduni la settimana prima delle Primarie. Abbiamo suonato volentieri davanti ad una gran folla di persone e l’abbiamo incontrato entrambe le sere, oltre alla serata di chiusura, quando abbiamo cantato il pezzo di Woody Guthrie “This land is your land”. Con noi è stato davvero gentile e ci ha sostenuto. Un paio di giorni dopo ha vinto in Wisconsin: è stata davvero un’esperienza fantastica».

Cosa ne pensate del risultato delle ultime elezioni? «Siamo veramente scioccati e profondamente abbattuti dal risultato di queste elezioni. Donald Trump non rappresenta né i nostri valori né la nostra comunità. Sfortunatamente questo sta a significare che i prossimi anni vedranno una lunga e difficile lotta per tornare ad uno stato di “normalità”. Andremo avanti con il cuore pieno di amore e sosterremo i principi nei quali crediamo. A questo punto, è tutto ciò che possiamo fare».

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