Sperimentare il disorientamento attraverso la cultura: un festival sull’Alzheimer

Dal 17 al 21 settembre presso Daste, in via Daste e Spalenga 13/15, si svolgerà il D-Festival stagione 1 – Dori Edition, un’iniziativa che, utilizzando diversi linguaggi artistici, vuole introdurre e avvicinare le persone al mondo del disorientamento nel X mese mondiale dell’Alzheimer che ricorre a settembre.

Un progetto di welfare culturale che propone un modello integrato di promozione del benessere e della salute e degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.

Il festival si sviluppa su cinque giorni ed è composto da una mostra, da laboratori artistici dedicati al disorientamento, presentazioni di libri, performance, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri sulla Dementia Friendly Community e workshop dedicati alla trasformazione di spazi e luoghi per poter comprendere e accogliere al meglio il disorientamento in tutte le sue forme. Una sezione del festival sarà dedicata ai più piccoli con la proiezione di film e dei laboratori dedicati.

Il progetto si propone di affrontare un tema importante e incisivo come lo stigma da cui sono colpite le persone affette da demenza. Lo stigma rappresenta infatti uno dei maggiori ostacoli che queste persone ed i loro familiari devono affrontare nel tentativo di vivere la loro vita con dignità in contrasto ad una malattia che, nel tempo, distrugge la memoria, la storia, l’identità. Sperimentare stigma (definito come un marchio di disgrazia e umiliazione) aumenta i sentimenti di isolamento sociale, depressione e abbandono. E la scelta di concentrarsi sul tema del disorientamento, piuttosto che sul nome della malattia, vuole spostare la centratura su una sensazione che tutti noi abbiamo provato, che ci avvicina e ci mette sullo stesso piano.

L’obiettivo di far sperimentare il disorientamento, vissuto quotidianamente da chi soffre di demenza, attraverso la cultura e diversi media artistici, è semplice e quindi potente: quando mi rispecchio nell’altro non lo temo, quando l’altro si rispecchia in me si ritrova. Il riconoscere e il condividere emozioni permette di superare le diffidenze e le insicurezze, di affidarsi all’altro, riconoscerne il valore, di andare oltre i reciproci deficit (culturali o fisici), e ritrovarsi come esseri umani.

Il D-Festival si svolge a Daste, ieri centrale idroelettrica del quartiere di Celadina, oggi spazio di socialità e aggregazione, un innovativo motore di trasformazione urbana, sociale e culturale. Un luogo che è un condensato di realtà multiformi che, per sua stessa natura diventa la rappresentazione della possibile convivenza ed integrazione tra le diverse sfaccettature dell’umano.

L’eterogeneità dei soggetti facenti parte di Daste permette infatti di sperimentare nuove forme di interazione fra il mondo sociale e il mondo culturale, proponendo iniziative trasversali che non hanno come destinatari esclusivamente gli operatori o chi ha vissuto in prima persona la malattia, ma un pubblico composito. Il D-Festival è un evento in collaborazione con Comune di Bergamo, Fondazione Carisma, Federazione Alzheimer Italia, Centro Eccellenza Alzheimer FERB, Associazione Primo Ascolto Alzheimer, Associazione Alzheimer Bergamo, DFC Di Albino, DFC di Scanzorosciate.

«È la prima volta di un festival dedicato all’Alzhaimer e alle demenze nella nostra città. Un tema importante che, come ci dicono i dati di Ats 2019, interessa più del 5% della popolazione over 65, il 20% degli over 85, 9 mila persone e famiglie di Bergamo e provincia e quindi, in realtà, ciascuno di noi. La persona con demenza infatti non riguarda solo i suoi familiari e il sistema dell’assistenza, ma l’intera comunità che è chiamata a esercitare in modo corale un costante ruolo di supporto alla famiglia. E per diventare comunità che accoglie, è necessario mettere in campo percorsi di formazione in grado di costruire competenze e linguaggi capaci di permeare in modo capillare nel contesto sociale sensibilizzandolo a questo ruolo di responsabilità» commenta l’assessora alla servizi Sociali Marcella Messina.

«La presenza di Generazioni FA tra i soggetti che abitano Daste porta in questo nuovo spazio di aggregazione sociale e culturale, una spiccata sensibilità verso i temi della fragilità legate alla malattia da demenza e Alzheimer a cui questo nuovo Festival è dedicato. Molto interessante è la scelta di porre l’attenzione sul disorientamento, primo segnale di una condizione invalidante che compare all’insorgere di queste malattie compromettendo la percezione della realtà e le relazioni sociali e familiari». Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura

IL PROGRAMMA DEL D-FESTIVAL
17 SETTEMBRE

ore 20 Inaugurazione mostra
A SPASSO CON MADAME A: ATTIMI DI QUOTIDIANITÀ RUBATI ALLA DEMENZA di Laura Madaschi
Una raccolta di splendide illustrazioni che raccontano con grande tenerezza e delicatezza la “convivenza obbligata” con un ospite sgradito, la malattia di Alzheimer appunto, e i quotidiani stratagemmi per contrastarla e farle gli sgambetti. Gentilmente concessa dal Comune di Scanzorosciate.

ore 21 Teatro-lettura
IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE Tratto dall’omonimo romanzo di Jonas Jonasson con Giorgio Personelli (voce) e Pierangelo Frugnoni (chitarra).
Il libro è uno dei più spassosi pubblicati negli ultimi anni. Un libro avventurosi, noir, divertente che ha come protagonista un giovanotto di cent’anni. Oltre ad un certo numero di cadaveri che l’arzillo vecchietto si lascia per strada durante la sua fuga dalla casa di riposo (con una valigia contenente 50 milioni di corone svedesi) nel romanzo troviamo alcuni protagonisti della storia del 900 come Mao Tse tung, Truman e Stalin. «Con ai piedi le sue pantofole pisciose (quando urinano, gli uomini d’età avanzata raramente riescono a raggiungere un punto cha vada al di là delle proprie scarpe) il vecchio si incamminò per la sua strada».

18 SETTEMBRE
ore 15 Laboratorio
LABORATORIO DISORIENTANTE
Laboratorio esperienziale di teatro a cura di Generazioni FA in cui sperimenteremo il disorientamento, ci confronteremo su come si sta quando ci si trova in questa condizione e che cosa possiamo fare noi per stare sempre più vicini alle persone di cui ci prendiamo cura.

ore 21 Performance
PAGINE DEL LIBRO DI SATANA Sonorizzazione dal vivo.
Un classico perduto del cinema muto del maestro danese Carl Theodor Dreyer, l’hip hop strumentale a tinte soul e funk degli OTU, un incontro inatteso e imprevedibile.

19 SETTEMBRE
ore 14.30 Proiezione film
ALLA RICERCA DI NEMO (di Andrew Stanton, Usa, 2003, 1h 40’ ) - Pixar Animation Studios
ore 16 Laboratorio

LABORATORIO GRAFICO INTERGENERAZIONALE SUL PERSONAGGIO DI DORI.
A volte la mancanza di qualcosa si rivela un punto di forza.
ore 18 Presentazione libro per bambini
NONNO RICORDO E NONNA MEMORIA di Tecla Marelli

20 SETTEMBRE
ore 18.30 Aperitivo e chiacchierata/confronto
LA CITTÀ A MISURA DI ALZHEIMER
a cura di Openarch, Sara Fascendini (primario Centro Eccellenza FERB di Gazzaniga), Barbara Corti (operatore Dementia Friendly Community Scanzorosciate) e Daniela Marcarini (operatore Dementia Friendly Community Albino)

21 SETTEMBRE
ore 19 Degustazione
LE PERCEZIONI SENSORIALI NELLA DEGUSTAZIONE DEL VINO
Le caratteristiche del vino ci arrivano come stimoli che attivano dei particolari recettori insiti negli organi di senso. Questi inviano al cervello degli impulsi, che vengono valutati in riferimento alle esperienze precedenti ed elaborati in modo da creare dei giudizi. E se per un attimo ti cancellassimo alcuni dei tuoi sensi?

ore 21 Proiezione film
THE FATHER: NULLA È COME SEMBRA
E successiva chiacchierata/confronto tra dottoressa Sara Fascendini (Centro Eccellenza Alzheimer FERB di Gazzaniga) e dottor Alex Soli (Fondazione Carisma Bergamo) e commento artistico a cura di lab 80

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