Account «rubati», sul web sale l’allerta
Cinque regole per una password sicura

Le password più utilizzate su internet? Banali e pericolose: al primo posto c’è «123456», al secondo «password». E spesso la stessa parola chiave viene utilizzata su diversi account: dalla posta elettronica a Facebook, da Twitter a Instagram. Facile per un hacker impadronirsi dell’identità di altri utenti, ma c’è un modo per creare un codice sicuro e semplice da ricordare.

Il 7 maggio il web ha ricordato la Giornata mondiale della password e dalle società informatiche si moltiplicano gli appelli per una maggiore attenzione nella scelta delle password, anche se il mercato, grazie a sensori biometrici sempre più avanzati, punta a mandare in pensione il concetto stesso di «parola chiave».

Sul fronte sicurezza la pigrizia degli utenti del web è nota da tempo: anche lo scorso anno, secondo una ricerca di Splashdata, la password più utilizzata è stata la combinazione «123456» seguita da «password» e «12345», che ha scalzato dal podio «qwerty».

Gli internauti prediligono la facilità, spesso utilizzando la stessa identica password per accedere a piattaforme online diverse pur di non ricordare tutte le combinazioni a memoria. Da anni proliferano app in cui salvare tutte le password (e che a loro volta hanno bisogno di una password), ma la svolta attesa comincia a diventare realtà grazie a sensori biometrici sempre più avanzati e integrati nei dispositivi di uso comune.

È il caso del sensore dell’impronta digitale che già viene usato per sbloccare smartphone di ultima generazione, ma all’orizzonte si intravedono progetti sempre più ambiziosi. Dagli Yahoo! Labs, che lavorano a una tecnologia che riconoscerà le orecchie e le nocche di una mano, a PalmSecure che studia il riconoscimento biometrico delle vene tramite raggi infrarossi, dal tatuaggio di Motorola alla pillola da ingerire di PayPal.

In attesa che le nuove tecnologie portino le misure di sicurezza su larga scala, ecco cinque passaggi per creare una password sicura e facile da memorizzare.

1 - Un nome familiare. Per esempio la squadra del cuore, il nome del vostro cane o del protagonista del vostro fumetto preferito dell’infanzia. Esempio: «Topolino».

2 - Trasformare le lettere in numeri. Nella parola scelta sostituire alcune lettere con dei numeri. Proseguendo nell’esempio: «T0pol1no». Al posto della prima «o» e della «i» ci sono i numeri 0 e 1.

3 - Aggiungere un numero. All’inizio o alla fine della parola scelta: per esempio l’anno di nascita di un familiare, o l’anno in cui siamo: «T0pol1no15»

4 - Un carattere speciale. All’inizio o alla fine della parola, aggiungere un carattere speciale: per esempio una linea, un asterisco o una chiocciola. Sempre proseguendo con l’esempio: «T0pol1no15_»

5 - Una lettera. Tocco finale: alla fine della parola, aggiungere una lettera legata al servizio che si vuole proteggere, per esempio «E» per l’email, «F» per Facebook. La password «T0pol1no15_E» sarà dunque per l’email, mentre «T0pol1no15_F» per Facebook e così via.

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