Preparatevi ad un mondo senza fili
«Tra 10 anni sarò tutto wireless»

Ancora 10 anni e poi il mondo sarà wireless. Regolare il traffico cittadino, eseguire un intervento chirurgico, costruire un palazzo o mietere il grano: ogni attività del nostro vivere quotidiano è destinata a diventare senza fili.

Persone e oggetti connessi 24 ore su 24 genereranno uno «tsunami» di dati che viaggerà grazie alla connessione 5G in modo efficiente e sicuro. La strada per raggiungere questo obiettivo è ancora lunga, ma la direzione è tracciata: lo spiegano esperti da tutto il mondo riuniti alla NI Week, la rassegna organizzata negli Stati Uniti, ad Austin, dalla National Instruments. Secondo le stime più recenti, presentate ad Austin, entro il 2020 saranno oltre 50 miliardi i dispositivi connessi alla rete. La stima non si riferisce solo a computer, tablet e smartphone.

Ogni oggetto avrà presto un «cuore» hi-tech per connettersi al web: dagli abiti alle auto, dagli elettrodomestici ai macchinari industriali. Si apriranno così possibilità finora inimmaginabili, come quella di poter operare un paziente dall’altro capo del mondo inviando online i comandi per il bisturi tramite tecnologia wireless. «Finora gli interventi chirurgici a distanza sono stati supportati da reti di connessione fisiche, come le fibre ottiche, ma nel prossimo futuro la tecnologia wireless aprirà la strada ad una vera rivoluzione», rileva Andrea Goldsmith, docente di Ingegneria elettronica dell’università di Stanford.

Una rivoluzione, prosegue l’esperta, che «avanzerà in maniera graduale: penso che entro 10 anni potremmo assistere ai primi interventi, quelli più semplici e non su organi vitali». Per raggiungere questo obiettivo, ci sono diverse difficoltà da superare. «Per eseguire un intervento - osserva - servono video in HD trasmessi in tempo reale: dunque avremo bisogno di architetture più complesse per trasmettere grandi quantità di dati in maniera istantanea e precisa’». Bisognerà poi ridurre, prosegue, «il tempo di latenza con cui le informazioni vengono trasmesse alla nuvola informatica e sviluppare sistemi di sicurezza per proteggere i dati».

Le stesse problematiche valgono anche per tutte le altre attività wireless: per supportarle bisognerà creare reti sicure e affidabili, stabilire un linguaggio comune per far dialogare i dispositivi fra loro, sviluppare batterie di maggiore durata e antenne capaci di sostenere un’alta densità di connessioni (come nel caso di uno stadio pieno di tifosi che vogliono condividere video e commenti sulla partita del cuore). La chiave per realizzare questa rivoluzione, aggiunge Goldsmith,«sarà la connessione 5G, che consentirà di mettere in rete tutti gli oggetti della vita quotidiana: dalle gru dei cantieri, che potranno lavorare in autonomia giorno e notte, alle auto senza pilota, passando per abiti e accessori, che saranno in grado di monitorare le nostre condizioni fisiche in tempo reale».

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