Una batteria (molto) esplosiva
Samsung blocca il Galaxy Note 7

Il colosso tecnologico coreano ritira il dispositivo dopo che si sono verificati 35 casi di esplosione delle batterie durante la carica

A pochi giorni dal lancio mondiale del nuovo iPhone, arriva una batosta per Samsung: blocca le vendite del Galaxy Note 7, il dispositivo lanciato meno di un mese fa, con cui probabilmente contava di riprendere la marcia verso la redditività e tenere alta la rivalità con Apple. Il colosso tecnologico coreano ritira il dispositivo, ancora non disponibile in Italia, dopo che si sono verificati 35 casi di esplosione delle batterie durante la carica. Un modello davvero esplosivo, verrebbe da dire...

«Siamo consapevoli che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma è necessario per continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri partner per assicurare che la sostituzione del prodotto avvenga senza ulteriori inconvenienti e in modo efficiente», spiega Samsung. «Abbiamo condotto un’indagine approfondita - aggiunge - e abbiamo trovato un problema nella batteria. Fino ad oggi ci sono 35 casi segnalati a livello globale, stiamo conducendo un controllo approfondito con i nostri fornitori per identificare eventuali batterie difettose sul mercato».

Secondo le stime, la batteria sarebbe infiammabile in 24 unità ogni milione. «C’è stato un piccolo problema nel processo di produzione, difficile dire quanto ci costerà, ma mi duole il cuore», afferma Koh Dong-jin, presidente della sezione «mobile» della società coreana.Secondo una stima di Credit Suisse, l’incidente potrebbe costare a Samsung 1,5 trilioni di won (pari 1,34 miliardi di dollari) nell’utile operativo del 2016. Nel peggiore scenario fino a a 30,3 trilioni di won. Il Galaxy Note 7, che fa parte della famiglia dei phablet, i telefoni di dimensioni più grandi (misura 5,7 pollici) era stato lanciato il 3 agosto ed era disponibile dal 19 agosto in dieci paesi nel mondo, tra cui Corea del Sud e Stati Uniti. In Italia e in altri paesi d’Europa sarebbe dovuto arrivare proprio in questi giorni. I primi casi di esplosione della batteria dei Galaxy Note 7 erano circolate nei giorni scorsi sui blog specializzati e sui social network, dove erano state postate dagli utenti foto di dispositivi bruciati. Al momento non ci sono notizie di incidenti correlati.

Non è la prima volta che si verificano episodi di esplosione di smartphone, nel tempo hanno interessato diversi marchi, compresi i prodotti del rivale Apple e in passato anche di Nokia. Il Wall Street Journal definisce però quest’ultimo «uno dei più importanti casi di richiamo di dispositivi». Secondo la testata statunitense, Samsung aveva spedito 2,5 milioni di Galaxy Note 7 nei paesi in cui era disponibile e aveva prenotazioni per il dispositivo più alte di quelle verificatesi in passato per altri smartphone della serie Galaxy. Samsung ha puntato molto su questa famiglia di dispositivi: il modello Galaxy S7, diretto rivale dell’iPhone lanciato a marzo scorso, ha risollevato i conti dell’azienda che a giugno ha messo a segno la trimestrale più redditizia degli ultimi due anni. Ora il testimone sarebbe dovuto passare al Galaxy Note 7, appena ritirato. Samsung è il maggiore produttore di smartphone a livello mondiale: secondo le rilevazioni di Gartner, i suoi prodotti coprono il 22% del mercato della telefonia mobile. Appena dietro c’è Apple, con una percentuale del 12%. E Cupertino si prepara a presentare il nuovo iPhone il prossimo 7 settembre.

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