Victor Vran: tradizione
e innovazione

Victor Vran riesce a smarcarsi dal ruolo di semplice clone di Diablo mostrando una propria spiccata identità con scelte di gameplay originali e coraggiose.

Piattaforma: PC (solo digitale)
Genere: Action RPG
Sviluppatore: Haemimont Games
Produttore/Distributore: EuroVideo Medien
PEGI: 12

Grazie al sempre più ampio e variegato mercato indipendente incoraggiato da piattaforme di distribuzione digitale come Steam, moltissimi generi old school come gli action RPG con visuale isometrica «stile Diablo» stanno attraversando un periodo molto florido. Dopo Torchlight – considerato il simil-Diablo per eccellenza e su certi aspetti persino migliore del capostipite del genere – altri titoli si sono aggiunti alla schiera, come l’ottimo The Incredible Adventures of Van Helsing e ora, su Steam (quindi solo in versione digitale, almeno per ora), Victor Vran del team Haemimont Games, sviluppatori degli ultimi due capitoli del city building Tropico.

Nell’action RPG firmato Haemimont Games il giocatore veste i panni di Victor Vran, un cacciatore di demoni dal passato oscuro e che si reca nella città di Zagoravia, infestata da eserciti di mostri, per cercare l’amico, nonché collega ammazzatore di mostri, Adrian. Dopo un incipit piuttosto scialbo, la sceneggiatura si risolleva proponendo buoni colpi di scena e mantenendosi su discreti livelli, senza però mai raggiungere vette narrative esaltanti anche per la mancanza di un taglio registico consistente (la storia viene veicolata da striminziti dialoghi di gioco e cutscene composte da semplici disegni).

L’avventura è ambientata in un contesto immaginario steam-punk di buona fattura, ma l’atmosfera generale che si respira esplorando i dungeon di gioco non è indimenticabile e la direzione artistica poteva essere decisamente più accattivante. Considerando il misero budget a disposizione dal team di sviluppo, tutto sommato Vicor Vran si presenta bene, offrendo una più che discreta varietà di scenari e ambientazioni, un look generale godibile, effetti grafici efficaci e canzoni in-game davvero molto orecchiabili.

Nonostante una struttura chiaramente legata a dinamiche tradizionali, alcune scelte coraggiose e innovative degli sviluppatori a livello di gameplay rendono Victor Vran un prodotto molto interessante e, per certi versi, unico nell’affollato panorama action RPG. Ad esempio, la crescita del personaggio non dipende da un albero delle abilità (che manca) ma sono altri aspetti a caratterizzare l’alter ego del giocatore.

Lo sviluppo del personaggio ruota attorno alla sola scelta delle armi e ad un sistema di carte – denominate Carte del Destino – vero punto di forza dell’esperienza. Si tratta di carte che conferiscono al giocatore abilità passive come bonus su colpi critici, incremento di danno da mischia, da distanza, effetti supplementari in determinate situazioni e tanto altro ancora. Mentre inizialmente se ne possono utilizzarne solo un paio, con il salire dei livelli sarà possibile equipaggiarne in numero e di livello maggiore permettendo combinazioni davvero devastanti. Mentre carte e armi vengono scelte dal giocatore modellando il Victor Vran di turno, il meccanismo di level up è invece totalmente guidato e lineare. Ad ogni nuovo livello, infatti, è il sistema di gioco che incrementa automaticamente statistiche e caratteristiche dell’eroe, oltre a regalare oggetti o armi.

Per quanto riguarda le abilità attive, Victor Vran si rivela piuttosto avaro di opzioni. Ogni tipologia di arma (spada, martello, stocco, fucile, mortaio, falce...) dispone infatti solo di un paio di skill predefinite, che non possono essere modificate, potenziate o personalizzate. Fortunatamente il numero di armi è buono e queste si suddividono, come da tradizione, in comuni, rare e leggendarie. A compensare questa mancanza vi sono i Poteri, delle magie che si possono acquistare o vincere salendo di livello e permettono al buon Victor di scagliare piogge di meteoriti, raggi di luce, vari tipi di auree eccetera. L’utilizzo di queste skill è legato alla barra della Rabbia, che si carica eliminando i nemici o in altre circostanze a seconda dell’armatura scelta. Prima di iniziare l’avventura si può infatti decidere che tipo di armatura indossare, il che inciderà su alcune caratteristiche del personaggio come, appunto, il principio di accumulo della Rabbia. Successivamente sarà consentito cambiare vestiario, ma si tratta di una possibilità molto rara nel corso dell’avventura.

Raggiunto il livello 16 si potrà accedere alla Trasmutazione, funzione che permette di combinare armi e altri oggetti per creare strumenti più potenti. Uno strumento un po’ limitato nelle possibilità combinatorie, ma che tutto sommato fa il suo dovere. La Trasmutazione, così come l’acquisto o la vendita di armi, pozioni di cura, Carte del Destino, Poteri e tanto altro, è possibile solo all’interno del Castello di Zagore, l’hub di gioco. Da qui si può accedere ai tanti livelli presenti, i quali oltre ad offrire orde di mostri da macellare propongono al giocatore diverse sfide che, se completate, regalano premi in denaro, oggetti o esperienza supplementare. Sfide che seppur non originali nella sostanza rendono il titolo molto rigiocabile e ancora più longevo.

L’ottimo e immediato combat system – tipico del genere – è impreziosito dalla presenza di comandi per schivare gli attacchi tramite capriola e il salto, che consente di saltare ostacoli o passare da un piano all’altro di un dungeon, il che rende il gioco ancora più frenetico e dinamico di altri congeneri.

Nonostante un’intelaiatura ludica evidentemente tradizionale e ispirata ai pesi massimi del genere action RPG, Victor Vran riesce a smarcarsi dal ruolo di semplice «clone di Diablo» mostrando una propria spiccata identità con scelte di gameplay originali e coraggiose come le Carte del Destino e un combat system dinamico e divertente.

Il sistema di crescita lineare e guidato e la mancanza di un albero delle abilità sono aspetti che potrebbero far storcere il naso ai puristi del genere, ma vale assolutamente la pena dare una possibilità a questo interessante gioco, venduto tra l’altro a soli 19 euro. Per così poco, Victor Vran è senza dubbio un acquisto obbligato per gli amanti del genere. L’avventura di Victor Vran può essere intrapresa anche insieme ad altri tre amici nella modalità cooperativa online.

© RIPRODUZIONE RISERVATA