Aerei, nuove rotte nei cieli bergamaschi
Al via la sperimentazione a Orio al Serio

Giovedì comincerà all’aeroporto di Orio al Serio, la sperimentazione di sei mesi riguardante la nuova ripartizione dei voli sulle rotte di decollo e l’inversione delle direzioni di decollo e atterraggio, così come deciso dalla Commissione Aeroportuale su proposta (modificata da Enav) del Comune di Bergamo.

L’effetto atteso è quello di una redistribuzione del rumore, con un disagio più diffuso ma nella maggior parte dei casi inferiore: in particolare, secondo le proiezioni di Arpa 2.507 persone (tra Bergamo e gli altri comuni aeroportuali) scenderanno al di sotto della fascia riconosciuta dalle legge come «critica» dei 60 decibel aeronautici.

Una prima parte del pacchetto di novità riguarda le traiettorie di salita che seguono gli aerei subito dopo aver lasciato la pista del «Caravaggio». La sperimentazione prevede una ripartizione (in base alla destinazione) quasi equivalente della percentuale dei voli che utilizzano (già oggi) due diverse rotte: il 49,3 per cento utilizzerà le rotte Sid 220 e 266, il 50,7 quella denominata «Prnav». Guardando la carta geografica, nel primo caso l’aereo passa a nord di Colognola in corrispondenza dell’asse interurbano e poi vira verso sud-ovest, con le rotte 266 e 220 che si dividono e disegnano due curve diverse. L’aereo che percorre la Prnav, invece, esegue da subito una curva molto stretta, si va a inserire tra Azzano San Paolo e la zona industriale a sud di Campagnola, e da qui sfrutta i corridoi verdi dell’hinterland, passando tra Colognola e Azzano e tra Stezzano e Lallio.

La seconda parte del pacchetto riguarda invece l’inversione per alcune ore delle direzioni di atterraggio e decollo: dalle 10.40 alle 13.20, al contrario di quanto avviene oggi, si decollerà verso est e si atterrerà (in questo caso solo fino alle 13) da ovest.

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