Aeroporto, il comitato scrive a Mattarella
«Ci tuteli per ambiente e salute»

Il Coordinamento dei comitati aeroportuali di Bergamo ha scritto una lettera alla più alta carica dello Stato Italiano, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Signor Presidente, chiediamo il suo autorevole intervento per risolvere la questione della compatibilità ambientale dello scalo di Orio al Serio», scrivono i comitati. Il tema del Caravaggio e del suo impatto ora è, dunque, sul tavolo di Sergio Mattarella che potrà leggere le parole del gruppo, di cui fa parte anche il comitato di Campagnola, da anni in prima fila nella battaglia contro «lo sviluppo incontrollato dell’aeroporto e senza regole – si legge nella missiva – che pone la salute e la sicurezza delle persone in balia delle leggi di mercato e dei più beceri campanilismi».

In particolare, richiamando «l’approvazione del Piano di sviluppo aeroportuale nel 2003 che poneva precisi limiti di crescita e prescrizioni cogenti nell’esercizio dell’attività, peraltro elencati dal verbale della Conferenza dei servizi del 2004 sottoscritto da tutti gli attori interessati e successivamente confermati dal Decreto direttoriale del 2005», il coordinamento sostiene che tali «limiti» siano «attualmente oltre il doppio del volume di traffico consentito e prescrizioni di legge in gran parte disattese».

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