Seriate, «dalle indagini scientifiche
nessun elemento contro il marito»

«Dopo i risultati delle analisi dei Ris la posizione di Antonio Tizzani si alleggerisce. In due mesi, dal punto di vista scientifico, non ci sono elementi che portino nella sua direzione».

Ne è convinto Giorgio Portera, genetista del dipartimento di Biotecnologie mediche e Medicina traslazionale dell’Università degli Studi di Milano, ex Ris di Parma, già consulente della famiglia Gambirasio nel caso Yara, ora consulente di parte per la difesa del ferroviere in pensione, unico indagato per l’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio.

Dottor Portera, non solo non è stato isolato il Dna di Tizzani sui guanti in lattice trovati nel sacchetto insieme al l’arma del delitto. Addirittura i Ris hanno scoperto un profilo genetico maschile ignoto. Non c’è dubbio che il dato deponga a favore del marito di Gianna, al momento unico indagato nella vicenda.

«Ovviamente si. La scoperta alleggerisce molto la sua posizione».

Lo scagiona?

«Dal punto di vista scientifico, a distanza di due mesi, non vedo elementi che possano condurre nella sua direzione, considerato anche che si è fatto molto, in termini di analisi, sui vestiti di Antonio Tizzani (risultati puliti), sull’arma e sui i guanti, senza trovare il suo Dna».

Non sarebbe stato particolarmente strano trovare tracce biologiche dell’indagato, comunque, su oggetti che si ritiene provengano da casa sua, come il sacchetto di mozzarella che conteneva l’arma del delitto e i guanti. Lo hanno più volte rimarcato anche gli inquirenti.

«È vero, non doveva meravigliare il fatto di trovare tracce di Tizzani, seppur minime. Il dato che abbiamo oggi (lasciando in altra sede le interpretazioni genetiche) è che il profilo maschile ignoto emerso dalle analisi è molto interessante».

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