In migliaia per l’addio a Franco Pini
«Vero amico dell’Africa» - Foto e video

Per l’ultimo saluto a Franco Pini, l’alpino missionario in Kenya, attorno alla moglie Rosetta e ai figli Davide, Simone, Susanna e Isacco si è stretta tutta Ponteranica, con il sindaco Alberto Nevola.

Colma la chiesa della Ramera, il sagrato e la tensostruttura dell’oratorio. Tantissimi gli amici, gli scout e gli alpini arrivati da ogni parte d’Italia. Il feretro, portato a spalla dai figli e dai nipoti, è stato accolto in chiesa dal coro della Tridentina. Sulla bara, semplicissima, i familiari hanno deposto una croce, un fiore, il cappello d’alpino e il fazzolettone degli scout del Bergamo I. Il primato della carità, dell’amore verso il prossimo praticato con efficacia è stata la chiave delle letture, dell’omelia, tenuta dal parroco della Ramera don Flavio Rosa, dei commenti e dei saluti che hanno punteggiato la cerimonia.

Tra i sacerdoti, una decina, che sabato mattina hanno concelebrato il funerale c’era anche don Luca Poli, missionario passionista, amico di Franco Pini fin dal primo viaggio in Kenya nel 1980 che ha recitato l’avemaria in lingua Luo. E ha commosso tutti Suor Milka Atieno, Sacramentina della missione di Rongo sul Lago Vittoria che ha salutato «L’amico della suora africana e dell’Africa» cantando «la preghiera che ora certamente la gente sta dicendo a Niagwethe, nella lingua che Franco aveva imparato». Franco Pini è stato sepolto in terra, come voleva, nel cimitero di Ponteranica. Per lui gli alpini hanno cantato l’addio e suonato il silenzio.

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