Orio, 10 milioni targati low cost - Video
Nel 2001 faticava ad arrivare ad 1

L’incredibile escalation dello scalo ha un nome, Ryanair, che da sola supera l’80% del mercato

Orio ha toccato quota 10 milioni di passeggeri. Lo storico traguardo è stato festeggiato nell’area check-in con la premiazione di Giuseppe Pirino, passeggero in partenza da Bergamo alle 14 con il volo PC706 di Pegagus Airlines diretto a Istanbul e in prosecuzione per Doha con la stessa compagnia aerea. Nell’occasione il personale di Sacbo società di gestione dell’Aeroporto di Bergamo, ha indossato una speciale t-shirt celebrativa.

E pensare che a fine 2001 Orio al Serio faticava a toccare quota 1 milione di passeggeri: ora li ha decuplicati. Un risultato incredibile per uno scalo che deve la sua fortuna al rapporto con Ryanair. O meglio, alla sua gestione, non sempre facile, con tanti alti ma anche qualche momento di forte tensioni, dove sono volati gli stracci. Una storia iniziata nei primi mesi del 2002, per la precisione il giorno di San Valentino, a compimento di una trattativa feroce con una strana compagnia che prometteva di far volare tutti a costi assolutamente ridicoli: Ryanair, appunto.

Feroce perché non erano stati solo il presidentissimo Ilario Testa e l’allora direttore commerciale Francesco Fassini ad accorgersi delle potenzialità degli irlandesi volanti (anche sulla scorta del successo della Southwest Airlines di Herbert Kelleher nel mercato Usa), ma anche diversi scali del Nord. Montichiari in primis.

Pare che ad un certo punto i bresciani fossero davvero convinti di avercela fatta, fino a quando un’ultima missione del tandem Testa&Fassini portò a casa il colpo che avrebbe riscritto la storia di Orio al Serio. Non senza le perplessità di qualche azionista che temeva di trasformare l’aeroporto nel paradiso del saccopelista. Ora i low cost (dati Iccsai) rappresentano il 98,7% del mercato di Orio, Ryanair l’80,7.

Il debutto di Ryanair è datato appunto 14 febbraio 2002, con un volo per Francoforte Hahn. Due ore abbondanti dalla sede della Bce, ma a prezzi assolutamente fuori rispetto a quelli dell’epoca. E poi Londra Stansted, Bruxelles Charleroi: un crescendo rossiniano. Nel 2003 Orio arriva a sfiorare i 3 milioni di passeggeri, due anni dopo sfiorerà i 5.E da allora non si è più fermata: 5.244.794 passeggeri nel 2006, 5.741.734 nel 2007, il superamento dei 6 milioni (e 482.590 per la precisione) nel 2008, dei 7 l’anno successivo. E ancora, 7 milioni 661.061 nel 2010, e poi gli 8 milioni superati di gran carriera nel 2011 (quasi 8,5). I tre anni dopo sempre in crescita ma senza mai toccare i 9 milioni, in realtà superati nel 2014 se non fosse stato per la chiusura della pista di Orio per un mese. Ma il 2015 è l’anno del filotto: 9 milioni a ottobre e 10 il 17 dicembre.

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