Azzano, il gip: è omicidio stradale
L’investitore di Luca e Matteo ai domiciliari

Il gip ha ritenuto di riqualificare l’accusa in omicidio stradale aggravato dall’omissione soccorso e ha dato gli arresti domiciliari a Scapin.

Il gip Vito di Vita ha interrogato nel pomeriggio di mercoledì 7 agosto Matteo Scapin, a cui il pm Raffaella Latorraca ha contestato il duplice omicidio volontario per la tragedia di sabato sera ad Azzano in cui hanno perso la vita Luca Carissimi, 21 anni, e Matteo Ferrari, 18 anni. Il Gip ha ritenuto di riqualificare l’accusa in omicidio stradale aggravato dall’omissione soccorso e ha concesso gli arresti domiciliari a Scapin: per il giudice, dunque, non ci sarebbe stata la volontà di uccidere, così come contestava la Procura. Scapin, rappresentato dai legali Riccardo Tropea e Anna Marinelli, durante l’interrogatorio, avrebbe riferito la sua versione dell’impatto tra la Mini Cooper che guidava e lo scooter su cui viaggiavano i due ragazzi. Il 33enne di Curno ha anche ricostruito la sua versione di quanto accaduto in quel terribile sabato sera dentro la discoteca e al di fuori del Setai. Dopo l’interrogatorio in carcere, sarà l’autopsia di venerdì 9 a fare luce sulla tragedia di Azzano. Attese risposte anche dalla perizia cinematica.

Intanto forti le reazioni sui social alla notizia dei domiciliari al giovane di Curno tra cui quella del ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Incredibile. Una decisione che lascia sconcertati e offende le famiglie delle vittime. Una persona che uccide due giovani è già fuori dal carcere dopo nemmeno quattro giorni – aggiunge il ministro –. È proprio vero che serve una riforma della Giustizia che preveda la certezza della pena».

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