Sogni e brividi
dei talent show

Da «Amici» a «X factor» i talent show negli ultimi anni sono i grandi contenitori dei sogni di una vasta fetta di teenager. La strada del successo è però costellata di trappole. Gioca su questo nel suo «Love factor» Mathilde Bonetti.

Da «Amici» a «X factor» i talent show negli ultimi anni sono i grandi contenitori dei sogni di una vasta fetta di teenager. La strada del successo, spesso poco chiara, è però costellata di trappole. Gioca su questo nel suo «Love factor» Mathilde Bonetti, giovane autrice di libri per ragazzi, giornalista freelance, appassionata di cavalli, allevatrice di gatti «Sacri di Birmania».

Una storia limpida, leggera e divertente dedicata ai teenager. La protagonista Estella ama cantare, e quando lo fa «è come se attraversasse l'arcobaleno». Ha una bella voce e canta al karaoke ma non ha studiato musica perché il padre ha altri progetti per lei: deve prendere il suo posto nell'azienda di famiglia. Ma nell'estate dopo la maturità un'amica la convince a partecipare alle selezioni per un talent show, e così incomincia per lei una nuova avventura. Semplice e a tratti un po' scontato questo «Love factor» ma riesce comunque a rendere la freschezza e l'ingenuità dell'adolescenza, un tempo fatto di sogni e disillusioni, e ha il pregio di descrivere bene il mondo dei talent, con ironia e quel pizzico di critica che non guasta: gli intrighi del backstage, i personaggi bizzarri, le liti create ad arte, la competizione a volte esasperata, la diretta pronta a sfruttare e divorare i sentimenti veri in nome dell'audience.

Mathilde Bonetti
Love factor
Piemme freeway
Pagine 208 euro 15

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