Calusco, a piedi sul ponte chiuso - Video
«E c’è pure chi sale per farsi i selfie»

L’allarme lanciato dal sindaco di Calusco, che domenica ha immortalato un uomo sul viadotto. «Ho già chiesto a Rfi di alzare le barriere: la gente le scavalca, ignorando divieti e rischi».

Meglio fare 266 metri a piedi, la lunghezza del ponte San Michele che collega Calusco d’Adda con Paderno d’Adda, che 15 chilometri in auto passando per Brivio o, peggio, per Trezzo d’Adda. Così deve aver pensato domenica pomeriggio verso le 17.15 l’uomo che ha scavalcato i due metri di barriera in zona Calusco d’Adda e quindi, con lo zaino in spalla, ha raggiunto Paderno dove nuovamente ha violato la barriera, raggiungendo indisturbato la sua meta. Magari aveva già fatto il percorso in altro orario, al contrario.

Quindi, ancora una persona ha violato le barriere messe a metà settembre quando è stato chiuso il ponte San Michele per problemi di staticità. A notare il pedone sul ponte è stato il sindaco di Calusco, Michele Pellegrini, che si trovava al ristorante Toscano a Robbiate, ospite delle associazioni Avis e Aido in festa, la prima per il 50° e la seconda per il 40° di fondazione.

«Mentre ero al ristorante, nel tardo pomeriggio verso le 17.15, mi hanno segnalato che c’era una persona sul ponte – racconta .– Sono uscito e ho visto l’uomo che camminava con passo veloce sul viadotto: era entrato da Calusco e si dirigeva verso Paderno. La cosa non mi ha stupito, purtroppo, perché in municipio stanno arrivando da giorni segnalazioni di continue segnalazioni di persone che passano sul ponte chiuso. Stavolta l’ho visto io stesso: Rfi deve farsi carico di questa cosa, come ho già chiesto. Nell’ultimo incontro tenuto in Prefettura ho sollecitato i responsabili di Rfi ad alzare le barriere di chiusura, perché ci sono persone che le scavalcano. Il funzionario di Rfi mi ha risposto che lo sbarramento è alto due metri e non capiva come si potesse scavalcarle. Ho ribadito che ci sono parecchie segnalazioni, ora sono anche testimone di questo».

Non sarebbero solo pedoni, ad attraversare il ponte, scavalcano la barriera salendovi sopra come se fosse una scala. «Mi hanno riferito – prosegue Pellegrini – che sono stati visti anche cicloamatori che arrivano, buttano la bicicletta oltre la transenna, e poi a loro volta scavalcano. Quindi i due metri devono essere alzati, in modo che nessuno riesca ad arrampicarsi sopra».

Il sindaco riferisce, inoltre, che nei giorni scorsi Rfi ha inviato gli operai a saldare la rete-barriera contro un palo in ferro sul ponte in territorio di Paderno d’Adda, perché la gente la spostava e accedeva al viadotto. Altro fatto preoccupante è quello di alcuni giovani che nei giorni scorsi hanno postato dei selfie direttamente dal ponte della ferrovia. «Mi hanno riferito che hanno superato le chiusure e quindi sono scesi sulla ferrovia a farsi le foto, mettendole poi in rete – aggiunge Pellegrini –. Un fatto gravissimo, per i rischi che si possono correre. Spero che Rfi ora prenda in seria considerazione un intervento immediato».

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