Diario della quarantena
di nonni e bambini in casa

Questo spazio è dedicato ai lettori che ci scrivono per condividere i loro sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.

Diamo spazio, qui e sul giornale, ai lettori che vogliono condividere i sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.
Molti ci mandano foto di bambini: è importante che nella mail entrambi i genitori autorizzino, anche indicandolo semplicemente nella email, la pubblicazione dell’immagine.
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Pubblichiamo alcune delle tante lettere e messaggi che continuano ad arrivare in redazione.

Ci fate compagnia

Ogni giorno mio cognato ci porta l’Eco e noi siamo contenti (io e mia moglie, due nonni di Castione ma che sono in quarantena a Bergamo vicino a figli e nipoti) perchè il nostro giornale ci fa compagnia quasi tutto il giorno. È da 28 giorni che non usciamo di casa in quanto, dopo i primi giorni con un po’ di febbre, i nostri due medici di Castione (ora ammalati) ci dissero di non uscire di casa e così abbiamo fatto. Il cognato ci porta il giornale, i figli ogni tanto la spesa senza vederci per paura di qualche contagio e la nostra vita va avanti contando su qualche videotelefonata con i nipoti che, pur non avendo sintomi di malattie sono in quarantena come i nonni nei loro appartamenti. Vi scrivo in quanto non siamo in grado di capire se siamo guariti o dobbiamo continuare la quarantena senza poter abbracciare sia nipoti che figli, anche perchè i nostri medici sono ammalati e sono fuori servizio. A chi dobbiamo rivolgerci? Siamo ancora infetti o non siamo più un pericolo per la comunità e per i nostri cari? Ora siamo in casa senza febbre e senza altri sintomi pericolosi ma viviamo in silenzio seguendo un po’ le recite del rosario e le Messe del nostro amatissimo vescovo, ma vorremmo dare un senso di ripresa..., anche noi vecchietti sempre con una preghiera a chi ci ha lasciato ed un grosso abbraccio a tutti coloro che tribolano negli ospedali o fanno fatica a trovare una parola amica.

Scusate per la lungaggine ma vi ringraziamo con il più sincero degli abbracci da estendere a tutti i bergamaschi.
Andrea Gatti

I piccoli in condominio

Sono tempi difficili, ce lo stiamo dicendo da tanto, oggi però mi sento di fare un appello per chi abita in condominio...: non è possibile lamentarsi perchè i bambini fanno “rumore”...

Pensiamo a questi bambini chiusi ormai da tantissimi giorni in appartamenti piccoli e a quei genitori che non sanno più cosa inventare per organizzargli il tempo. Come nonno, che è più di un mese che non posso abbracciare i miei adorati cuccioli, mi rattrista pensare che debbano vivere anche l’ansia delle insofferenze del vicino. È un momento di prova per tutti, credo che lo sforzo sia di alzare lo sguardo, fare un sorriso..., invece di lamentarci. Grazie.
Tiziano Marchesi

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