«Gli Angeli della terapia intensiva
sono rinato grazie ai loro sorrisi»

Questo spazio è dedicato ai lettori che ci scrivono per condividere i loro sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.

Diamo spazio, qui e sul giornale, ai lettori che vogliono condividere sentimenti e progetti in questo momento di isolamento. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo. Le foto di bambini: è importante che nella mail entrambi i genitori autorizzino la pubblicazione dell’immagine.
-------------------
IL VIDEO: La Bergamo che non avete mai visto: una città che lotta in silenzio
-------------------

Ecco altri messaggi che i lettori ci stanno inviando in questi giorni.

La mia esperienza

Sono entrato in urgenza al policlinico Ponte San Pietro per tosse e mancanza di respiro. Sono stato nel Reparto Medicina per 14 giorni poi la Terapia intensiva, un buio di tre giorni. Sono rinato grazie agli Angeli della terapia intensiva, uomini e donne che fanno proprio tutto per i malati ma soprattutto è l’aspetto umano che colpisce. Sorrisi, supporto e ogni istante ti spingono ad uscirne.

Ringrazio tutto lo staff del Policlinico Ponte San Pietro per quello che fanno giorno e notte per tutti noi. Ho visto infermieri e medici stanchi, fare turni massacranti, veramente mangiare in piedi e ripartire per assistere i malati, senza sosta. Io non sono ancora uscito, ma posso guardare dalla finestra, cammino respirando senza ossigeno e spero presto di raggiungere la mia famiglia.

Non voglio fare i nomi ma un grazie agli Angeli infermieri, medici e tutto il personale del Policlinico Ponte S. Pietro. 
Alessandro Adragna

Disegno d’autore

Sono un insegnante ed anche un illustratore, e avrei un desiderio, vorrei proporre una mia illustrazione realizzata in questo drammatico momento, per incoraggiare la popolazione di Bergamo e dell’Italia in generale afflitta dal Covid-19. Ma anche per omaggiare l’encomiabile lavoro del personale sanitario impegnato in questa grave emergenza. Tecnica: biro blu su cartoncino (www.marcogubellini.it).
Marco Gubellini

Io ci sono

Non ho parole, ce la faremo. Forza bergamo. Io ci sono.n 
Mario Gotti

L’aiuto e la fede in Dio

Vorrei condividere il mio pensiero sulla base anche del mio lavoro di operatore socio sanitario presso una r.s.d. per disabili in provincia di Bergamo. Grazie!

Guardo fuori dalla finestra e sento il cinguettio degli uccellini, mi fanno sentire e capire che la vita è meravigliosa, piena di speranza e vicinanza in questo periodo di pandemia, in questo incubo che colpisce tutto il mondo. La fede e l’avvicinarsi a Dio è la nostra salvezza. Il perdono e l’amore sono la forza che ci aiutano a superare questi momenti bui... Noi operatori sanitari siamo in prima linea per salvare le persone fragili e in difficoltà, ma la nostra mano è seguita da una sola persona, Dio che è nostro Padre e nostro protettore, che ci illumina e ci guida in questo mondo pieno di sofferenza.
Miriam

© RIPRODUZIONE RISERVATA