«Mi mancano alcuni insegnanti
e la routine quotidiana»

Questo spazio è dedicato ai lettori che ci hanno scritto per condividere i loro sentimenti, i progetti nei momenti di isolamento forzato per combattere il coronavirus.

Questo spazio è dedicato ai lettori che ci hanno scritto per condividere i loro sentimenti e i progetti nei momenti di isolamento forzato per combattere il coronavirus.

Pubblichiamo lo scritto che ci ha inviato Alessandro, che frequenta la seconda media.

Vita in quarantena

... Per parecchio tempo ho avuto paura, ma alla fine sono riuscito a sconfiggerla, pensando ai dottori, agli infermieri, alle forze dell’ordine, che tutti i giorni sono in prima fila per sconfiggere questo male, o almeno cercano… Vorrei tantissimo abbracciarli uno ad uno per fargli capire quanto bene voglio loro...

Io sto benissimo in casa mia, in questi giorni sto imparando un sacco di cose. Non mi sento per niente un recluso, anche se sembra sia ai domiciliari, mi manca solo il poliziotto sull’uscio di casa…

Uno dei miei dispiaceri più grandi è la scuola…, io la mia scuola la amo, nonostante tutti i suoi aspetti negativi. Io per la scuola faccio tanto e lei con il personale scolastico fa tanto per me, e tutto mi manca. Mi mancano soprattutto i miei professori, ma non tutti, quelli per me più importanti. Ma non dal punto di vista delle materie, dal punto di vista del legame che io ho con loro. Non sto a specificare i nomi, tanto loro già sanno se sono o no nella lista.

A casa mi occupo per l’ottanta per cento della scuola. Sto capendo, anzi sto confermando quelli che sono i miei giudizi sui professori, guardando il tempo che impiegano nel seguirci. Alcuni provano a spiegare a distanza i nuovi argomenti. Un grosso grazie agli insegnanti!

Un’altra cosa che mi manca è la routine quotidiana: svegliarsi alle 6:45, andare a scuola con mio cugino e il suo amico, tornare, fare i compiti, bere il mio Estathè a metà pomeriggio (che bevo da quando ero piccolino), finire i compiti e correre subito a far la doccia perché è quasi pronto da mangiare, poi aiutare a sparecchiare, sdraiarmi un po’ sul divano e alle nove e mezza a dormire. Ora invece mi sento sfasato. Vado a letto anche a mezzanotte o più tardi, senza avere sonno. Prima non mi succedeva.

Sento tutti lamentarsi del rimanere a casa, alcuni miei conoscenti si lamentano, anche se non uscivano quasi mai, anche quando non c’era questo Coronavirus… La maggior parte non capisce che si fa per sé stessi! Se non si rispettano questi provvedimenti, poi è inutile piangere!

Inoltre, mi fanno adirare le persone, soprattutto i ragazzini (che dovrebbero avere la mente più aperta) che vanno in giro in gruppo e non rispettano le restrizioni!

Inoltre, mi fanno adirare le persone, soprattutto i ragazzini (che dovrebbero avere la mente più aperta) che vanno in giro in gruppo e non rispettano le restrizioni! Quando leggo di queste persone, non commento neanche più.
Alessandro Broggiato

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