Torneremo ad abbracciarci, ricordando

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IL VIDEO: La Bergamo che non avete mai visto: una città che lotta in silenzio
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Non sono bergamaschi. Cinzia è salentina e Luca vive in Brianza. Le lettere che ci hanno scritto, per condividerle con i lettori in questi tempi difficili, sono delle autentiche dichiarazioni di amore per la nostra terra e per chi a Bergamo vive e lavora.

Dal Salento

Ciao Bergamo.
Ti rendo omaggio con questa bellissima foto.

Il mio nei tuoi confronti è stato amore a prima vista. Quando sono stata per la prima volta in Città alta, in una silenziosa mattina d’estate, sono sbucata proprio lì... ai piedi della basilica di Santa Maria Maggiore, poi la meridiana, la musica di una viola solitaria, poi piazza vecchia. Quanta bellezza e quanta emozione in così pochi minuti!

Qualche giorno dopo la scoperta che saresti stata la mia città d’adozione. Lasciavo la mia famiglia, i miei amici, il mare..., per venire qui e mi hai accolta subito tra le tue bellezze.

Sono passati 9 anni e ti amo come quel giorno. Ti guardo e ti scopro ancora con stupore.

Mai avrei potuto immaginare quello che poi sarebbe accaduto e che stiamo vivendo ancora oggi. Oggi che è un giorno triste, molto triste. E non che questo virus non ci avesse già messo con le spalle al muro.. ma quando colpisce una persona cara, che lascia persone altrettanto care, ne senti da vicino la potenza, l’aggressività. Maledetto!

Bergamo, decimata e con immagini tristissime che resteranno negli occhi di molti, tornerà a splendere. Con tante ferite da ricucire e tanti, troppi figli da ricordare. Perché se sei così bella, Bergamo, lo devi anche a chi non c’è più.

A chi ti ha amata e che non vedrai più tra le tue strade ordinate, tra le tue valli, le tue montagne, magari a ciaspolare o tra i boschi, forse a raccogliere i funghi!

Usciremo dalle nostre case e ritorneremo ad abbracciarci. A onorare chi non c’è più. A donare calore e presenza dopo tanti giorni di lontananza. Ritorneremo.

Ciao Bergamo. Ciao Franco
Cinzia Librali

Dalla Brianza

È notte in Brianza e io non posso dormire perchè penso a te. Nel mio sangue corre sangue bergamasco, da parte di nonna. E lo sento ribollire forte in questo richiamo dalle origini che non so da dove arrivi.

Diciotto chilometri di autostrada mi separano da te , in condizioni normali ci vorrebbero 10 minuti per arrivare nel tuo bellissimo centro, parcheggiare, e lasciarmi avvolgere dalla calda sensazione che mi hai sempre dato ogni volta che sono venuto nelle tue strade, nei tuoi vicoli, tra la tua magnifica gente che parla poco e offre molto.

La quarantena piano piano, giorno dopo giorno, mi ha tolto ogni energia, ormai lavoro meccanicamente per non pensare al vuoto delle tue strade e a quelle ferite che condivideremo insieme per tanto tempo.

Perchè non serve essere bergamasco per amarti. Anche se nel mio sangue c’e’ traccia di te.

I miei figli hanno studiato e studiano nelle tue scuole, nelle quali sono stati accolti a braccia aperte da giovani entusiasti e pieni di vita che ho spesso ospitato a casa mia ridendo delle battute in quel dialetto cosi dolce e cosi duro allo stesso tempo.

Ora son qui e passeggio nella casa buia e silenziosa, guardando la campagna e immaginando le tue strade deserte, la tua gente sofferente, e lacrime amare scivolano giù.

Ti devo molto Bergamo, perchè ogni volta che sono venuto da te non mi hai mai tradito. Hai aperto le tue braccia generose ai miei figli e hai svelato il tuo volto bellissimo alle mie passeggiate che sono state sempre serene e felici di camminare in mezzo a cosi tanta bellezza. Ogni volta, mi hai riempito il cuore con quella sensazione benefica di sentirmi a casa anche a 18 chilometri da quella che chiamo casa...

Grazie per quello che mi hai dato, per ogni minuto di benessere che ho provato passeggiando per le tue vie. Tra la tua gente che adoro.

Non so come, ma ti restituirò in un modo o nell’altro quello che mi hai dato e che hai dato alla mia famiglia.

Tempo al tempo, ti ridarò tutto e torneremo insieme a sorridere.

Non serve essere bergamasco per amarti , anche se nel mio sangue c’è un pezzo di te. Mola mia, Rinasceremo e Rinascerai.

A tutti i bergamaschi arrivi il mio pensiero.
Luca Carlo Barzaghi

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