E se un farmaco fa male?
Meglio farlo sapere

Sono molteplici le motivazioni che giustificano l’utilizzo quotidiano dei farmaci, anche se spesso può capitare di ricorre a medicinali che non prevedono alcun obbligo di prescrizione medica, farmaci che si aggiungono alla somministrazione di terapie già in corso.

Il fenomeno dell’assunzione di più specialità medicinali contemporaneamente per la cura di sintomi diversi, noto come «politerapia», è un problema rilevante in quanto i farmaci in commercio, nonostante siano sicuri, in determinate condizioni possono provocare effetti negativi, noti anche come «reazioni avverse», effetti favoriti da dosaggio inappropriato, interferenza con altri farmaci o integratori alimentari oppure semplicemente innescati da risposte individuali anomale.

La Farmacovigilanza è la branca della Farmacologia che si occupa proprio di raccogliere e studiare tutte le reazioni avverse ai farmaci registrate, al fine di rendere le terapie farmacologiche ancora più sicure. Fino a poco tempo fa solo gli operatori sanitari potevano segnalare tali reazioni anomale ma, dal 2012, la normativa europea dà la possibilità al cittadino di evidenziare un sospetto effetto collaterale, compilando un’apposita scheda ciò proprio perché si è compreso che il contributo dei cittadini risulta essere fondamentale per creare un quadro di riferimento che sia il più completo possibile. Al fine di rendere le terapie farmacologiche sempre più sicure, anche il singolo cittadino è chiamato a segnalare il cosidetto «Adverse Drug Reaction» – Adr – tramite la compilazione della scheda di segnalazione predisposta dall’Agenzia Italiana per il Farmaco (Aifa) scaricabile sia dal portale di Asl Bergamo www.asl.bergamo.it sia dal sito Aifa www.agenziafarmaco.gov. it. Nel solo 2014 nella nostra provincia sono state registrare 111 schede di sospette Adr, di cui 46 provenienti da medici di assistenza primaria, 22 da Specialisti operanti nelle cliniche private, 11 da farmacisti convenzionati del territorio, 7 da pediatri di libera scelta, 12 da Infermieri e 8 pervenute direttamente dai cittadini.

Nella compilazione della scheda - da inviare via mail a fv@asl. bergamo.it, oppure tramite fax al numero 035/270035 - è importante specificare il dosaggio del farmaco, il periodo della sua assunzione - sottolineando il tempo intercorso fra l’assunzione del medicinale e la comparsa della reazione avversa - la tipologia di formato (se in compresse, capsule, fiale o altra forma), la ditta produttrice ed il lotto di fabbricazione. Con il supporto dei medici di medicina generale e dei farmacisti sarà sempre più possibile poter contare su una maggiore attenzione verso gli effetti dei farmaci, al fine di arrivare ad u n uso maggiormente consapevole. Per favorire, specie fra i professionisti sanitari, la più ampia divulgazione delle informazioni in materia viene diffuso sul nostro territorio provinciale il «Bollettino bergamasco di farmacovigilanza», frutto della collaborazione tra i responsabili della farmacovigilanza delle aziende pubbliche del nostro territorio e i referenti delle altre strutture di ricovero e cura.

Edito trimestralmente, il bollettino viene trasmesso telematicamente a tutte le strutture sanitarie provinciali e raccoglie i contributi di numerose figure professionali del settore. La sua diffusione contribuisce non solo a favorire condivisione della conoscenza scientifica ma anche a porre l’accento su tematiche di rilievo per la nostra comunità. Si vuole, infatti, coadiuvare la ricerca farmaceutica con nuovi e importanti dati che rendano sempre più sicura la somministrazione delle molecole, anche in funzione delle specifiche condizioni ed abitudini dei soggetti che le assumono.

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