I laser refrattivi
per una vista come nuova

A Natale? Regalati una vi(s)ta nuova. Oggi grazie a tecnologie di ultima generazione è possibile eliminare occhiali e lenti a contatto una volta per tutte, in modo rapido e sicuro. Purché, ovviamente, ci si affidi a mani esperte.

«Grazie alla costante ricerca, al continuo miglioramento tecnologico, uniti alla ventennale esperienza dei nostri ospedali in questo campo, è possibile realizzare il sogno di correggere miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia con interventi laser efficaci, veloci e poco invasivi» conferma il dottor Giulio Leopardi, responsabile dell’unità operativa di oculistica del Policlinico San Pietro, dell’attività ambulatoriale di oculistica del Policlinico San Marco e oculista di Smart Clinic, innovativa struttura del Gruppo ospedaliero San Donato all’interno di Oriocenter.

Qui è stato recentemente inaugurato il Centro di chirurgia refrattiva, dotato della piattaforma più completa oggi disponibile per correggere i cosiddetti difetti refrattivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia), composta da due nuovi strumenti, un laser a eccimeri e un laser a femtosecondi (o femtolaser). Con questa piattaforma è possibile intervenire anche con la nuovissima tecnica mini-invasiva «Smile» che garantisce risultati ottimali con tempi di recupero pressoché immediati. Il team di oculisti di Smart Clinic indirizzerà il paziente al trattamento laser più indicato al suo caso (per info 035.0692159).

Dottor Leopardi, ci spiega meglio come agiscono questi laser refrattivi?

«La maggior parte delle tecniche di chirurgia refrattiva si avvale dell’uso di strumentazioni laser: a eccimeri (con tecnica Prk) o femtolaser (con tecnica Lasik o Smile). Nella prima tecnica il laser ad eccimeri agisce rimodellando la superficie anteriore della cornea, la prima lente dell’occhio, dopo che meccanicamente viene asportata la parte superficiale o epitelio di superficie. Si scolpisce una “lente a contatto naturale” del potere diottrico desiderato per la correzione del difetto. La tecnica Lasik invece prevede un primo tempo in cui il femtolaser taglia la cornea sagittalmente; il lembo viene sollevato e nel secondo tempo dell’intervento il laser a eccimeri modifica la curvatura della cornea scavandola internamente secondo i parametri di trattamento richiesti. Questa seconda tecnica consente di correggere difetti refrattivi più elevati nel campo delle ipermetropie e degli astigmatismi. In entrambi i casi, per ottenere gli esiti desiderati, è fondamentale la fase pre-operatoria e l’esatta valutazione del difetto refrattivo, della curvatura e dello spessore corneali, del diametro della pupilla, da cui discende un programma computerizzato altamente personalizzato per ciascun occhio».

Si tratta di interventi dolorosi e quali sono i risultati?

«Il trattamento di superficie (Prk) è indolore per il paziente, che ha l’occhio anestetizzato. I fastidi e il dolore iniziano due – tre ore dopo l’intervento e si protraggono un paio di giorni. Il trattamento femtolaser, invece, è fastidioso nei 5-6 minuti di esecuzione, ma non dà alcun disturbo al paziente nei giorni successivi al trattamento. In genere la guarigione completa richiede circa due - tre mesi. È utile ricordare che il trattamento laser viene programmato sul valore della correzione diottrica del momento e quindi è opportuno che il difetto sia stabile da almeno due anni».

Che tipo di tecnica è invece la Smile e a cosa serve

? «La tecnica Smile (small incision lenticule extraction), l’ultimissima disponibile per la correzione della miopia, si avvale, come la Lasik, del femtolaser ma è ancora più sofisticata e ancora meno invasiva, poiché pratica una microincisione di circa due millimetri. La superficie corneale, quindi, viene rispettata al massimo, la ripresa funzionale del paziente è molto veloce, calcolabile in pochi giorni e l’assestamento del tessuto avviene in tempo reale».

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