Imperfezioni? La medicina estetica
ha molte frecce nel proprio arco

Rilassamento cutaneo, rughe, gonfiore e borse, occhiaie. Sono molti e diversi gli inestetismi che, con il passare degli anni, possono riguardare la zona intorno agli occhi, creando disagio e fastidio

I fattori che contribuiscono all’insorgenza sono diversi a seconda del problema: età, stanchezza, predisposizione genetica, alterazioni micro-circolatorie, fumo, stress etc.. In ogni caso, oggi esistono trattamenti specifici e tecniche avanzate di medicina estetica che permettono di intervenire efficacemente in questa zona particolarmente delicata senza dover ricorrere al bisturi. «Per prima cosa è necessario valutare con attenzione la tipologia di inestetismo e verificare le cause che possono essere alla base. Solo dopo sarà possibile individuare il trattamento o i trattamenti più indicati per il singolo caso, da quello di medicina estetica fino, nei casi più compromessi, alla blefaroplastica chirurgica o con il laser» osserva la dottoressa Jlenia Lonigro, chirurgo plastico, medico estetico di Smart Clinic «Le Due Torri».

Dottoressa Lonigro, cominciamo dalle occhiaie, inestetismo che può riguardare anche le persone più giovani. Cosa si può fare per renderle meno evidenti?
«L’ultima novità contro le occhiaie è un particolare filler di acido ialuronico con proprietà ristrutturanti, schiarenti e riempitive. A differenza degli altri acidi ialuronici, riesce a riempire il solco creato dalle occhiaie e ripristinare i volumi persi senza dare un effetto edemigeno (di gonfiore) alla palpebra inferiore. Questo consente di attenuare lo svuotamento causato dal tempo e anche una certa lassità della pelle che porta a un “effetto scuro” sotto gli occhi».

Come si svolge il trattamento?
«Si applica un po’ di anestetico locale con ghiaccio per ridurre e/o evitare la comparsa di livido, dopo qualche minuto si procede al trattamento che prevede le iniezioni di piccole gocce di prodotto lungo tutta l’occhiaia. Si effettua ambulatorialmente e non è necessaria alcuna anestesia. Nei giorni seguenti possono verificarsi un leggero gonfiore e arrossamento dell’area trattata. Per attenuarli bastano impacchi di ghiaccio, anche se in genere scompaiono dopo 24-48 ore».

Ma quanto dura il risultato?
«Gli studi clinici effettuati hanno mostrato risultati duraturi fino a circa un anno».

Come si possono combattere, invece, le altrettanto temute borse?
«Contro le borse può essere efficace la radiofrequenza, trattamento che si basa su effetti di onde elettromagnetiche. Questa tecnologia trasforma l’energia elettrica in calore che omogeneamente penetra nei tessuti fino al derma (strato della cute posto sotto l’epidermide) profondo, stimola sia la produzione di nuovo collagene (proteina della pelle che dona tono) sia la riorganizzazione delle fibre di collagene ed elastiche già presenti. Nel caso delle borse, che sono dovute a un accumulo di liquidi e grasso e alla perdita di elasticità della pelle, la radiofrequenza ne riduce la formazione perché non solo ridà tono ed elasticità alla pelle ma attenua anche la discromia (alterazione nel colorito) che si viene a creare. Quest’ultima azione la rende utile anche contro le occhiaie, meglio ancora se in associazione all’acido ialuronico di cui abbiamo parlato prima e a tecniche di biorivitalizzazione. In questo la pelle intorno agli occhi diventa più compatta e luminosa e si vanno così a “mimetizzare” sia le borse e le occhiaie sia eventuali rughette».

In cosa consiste la biorivitalizzazione?
«La biorivitalizzazione o “biolifting” è un trattamento anti-age che consiste nell’iniettare sottocute, attraverso aghi sottilissimi, soluzioni, biocompatibili e riassorbibili, che nutrono in profondità il derma. Particolarmente efficaci sono quelle a base di acido ialuronico; aminoacidi, precursori del collagene, dell’acido ialuronico e dell’elastina; coenzimi, sostanze che contribuiscono ad attivare il processo metabolico; vitamine e minerali, essenziali per preservare le proprietà chimico-fisiche della cute. Un’altra forma di biorivitalizzazione che ultimamente sta destando sempre più interesse per la sua efficacia è il PRP (Platelet Rich Plasma, in italiano plasma arricchito di piastrine). In questo caso la sostanza biocompatibile utilizzata è il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato. Questo fa sì che si tratti di una sostanza assolutamente tollerata dall’organismo. Il concentrato di piastrine è utilizzato da molti anni come rigenerante di tessuti danneggiati ad esempio in chirurgia maxillo-facciale e odontostomatologica, in oculistica».

Spesso si sente parlare anche di botulino per rendere lo sguardo più fresco…
«La tossina botulinica viene impiegata per correggere le rughe di espressione, cioè quelle create dalla contrazione dei muscoli mimici della faccia, della metà superiore del volto. Non agisce quindi sulle rughe prodotte dalla formazione di solchi per ridotta produzione di collagene (per le quali sono indicati invece filler riempitivi di acido ialuronico). Nel caso della zona perioculare, in particolare, si utilizza per spianare le cosiddette “zampe di gallina” e le rughe glabellari (solchi tra le sopracciglia)».

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