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Albizzati, 80 anni di carrozzeria: un’officina, una famiglia

Qualità, trasparenza e mani esperte: 80 anni di lavoro tra lattoneria, vernici all’acqua, auto storiche restaurate e una squadra che guarda avanti con la terza generazione già in pista

Brunch, palloncini, auto d’epoca in mostra statica, dj set per festeggiare insieme ad amici, fornitori e soprattutto tanti clienti di ieri e di oggi (le adesioni sono già oltre quota cento) un anniversario speciale e dire grazie a chi ha condiviso la strada. Sabato 27 settembre (l’evento è chiuso e solo su invito) Carrozzeria Albizzati celebra i suoi 80 anni di attività. Un giorno speciale perché qui l’auto non è solo un mezzo: è una storia che torna nuova, ogni volta.

Una storia bergamasca, fatta di famiglia e lavoro

Questa storia parte da Carlo, passa per Giorgio che nel dopoguerra – a 18 anni appena – si ritrova a guidare l’officina con mamma e sorella in ufficio, e negli anni ’60 mette le radici nella sede attuale, costruita su un terreno acquistato a fianco di quella originaria. È un classico racconto bergamasco: lavoro, famiglia, poche parole e tanta sostanza.

Oggi al timone ci sono i fratelli Romano (60) e Marco (56): da vent’anni hanno trasformato Albizzati in una snc, dandole un nuovo passo manageriale e operativo senza tradirne l’anima artigiana. La divisione dei ruoli è chirurgica: Romano raddrizza (lattoneria), Marco dà il colore (verniciatura). La regola non scritta è semplice: «Le macchine escono quando piacciono prima a noi». Da qui discendono tutto il resto: qualità come obiettivo, preventivi trasparenti, onestà nel consigliare. Non si compete sul prezzo più basso, ma sulla fiducia. Diceva sempre papà: «Se un cliente entra disperato ed esce col sorriso, anche se ha speso, abbiamo fatto bene il nostro lavoro».

Organizzazione, servizi e sguardo al futuro

Nel tempo Albizzati ha raffinato i servizi e allargato l’orizzonte. Oggi l’officina conta una squadra di nove persone, gestisce pratiche e perizie per le assicurazioni (il lavoro d’ufficio è triplicato, ma qui non si scappa: si semplifica), organizza le riparazioni ordinando i ricambi appena arriva l’autorizzazione e, quando tutto è pronto, richiama il cliente. Le tempistiche sono snelle: nell’arco di una settimana, salvo imprevisti, l’auto rientra su strada. Per le urgenze restano “buchi” in agenda e non mancano le alternative: sette auto sostitutive sempre pronte. Per la meccanica di profondità e l’elettronica avanzata, la carrozzeria si appoggia a una rete di partner selezionati: ognuno fa bene il suo mestiere e il cliente non perde tempo.

Le auto storiche nel cuore

C’è poi il lato più romantico: le storiche. Da Albizzati arrivano Jaguar anni ’50, Lamborghini e sportive degli anni ’60, persino dall’estero. Restauri pazienti, fatti con le mani sporche di lavoro e gli occhi lucidi di soddisfazione. Intanto si investe: quattro ponti nuovi e attrezzature professionali acquistati di recente, vernici all’acqua di nuova generazione adottate subito, attenzione ai prodotti sostenibili. E perché i materiali cambiano, cambia anche la formazione: oggi molte auto hanno finiture opache, bellissime ma delicate. Servono tecniche diverse e corsi continui per restare un passo avanti.

La terza generazione è già in pista

La squadra è di nove persone. E il futuro ha già un volto: la terza generazione è in campo. Lorenzo segue ufficio, perizie e contabilità; Giorgio e Davide lavorano in officina. La strada è tracciata, le idee pure. Tradizione e innovazione, nella stessa corsia.

Il 27 settembre sarà una festa, certo. Ma qui la vera celebrazione è quotidiana: ogni volta che un cofano raddrizzato torna in linea, ogni volta che una vernice stende la sua luce, ogni volta che un cliente esce – parole di famiglia – con un sorriso. Perché Albizzati è questo: ottant’anni di mestiere, e l’umiltà di farlo bene anche domani.

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