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Ansia e stress, le conseguenze del Covid-19 sulla salute mentale

L’impatto della pandemia sulla salute mentale non è ancora chiaro e non si hanno ancora studi approfonditi che ci consentono di avere un’idea più accurata delle conseguenze.

La ricerca in materia prosegue in modo costante e si limita alle esperienze che, almeno per il momento, possono essere ricondotte alla situazione che stiamo vivendo. Così come è accaduto in seguito ad altre importanti epidemie, come ad esempio l’Ebola, è verosimile che nei prossimi mesi e anni assisteremo alla crescita della domanda di interventi psicosociali.

Per questa ragione a livello nazionale si sta procedendo per costruire programmi di salute mentale con nuovi investimenti interamente dedicati a questa tipologia di servizio. Gli effetti sulla salute mentale non sono legati direttamente al Covid-19 ma anche alle condizioni di vita che hanno subito importanti cambiamenti in modo drastico e repentino. Pensiamo ad esempio agli effetti sulla crescita economica, la perdita del lavoro o le modifiche alla routine quotidiana a cui ognuno di noi era abituato. Numerosi studi dimostrano che la perdita di produttività lavorativa è uno dei principali fattori che determinano la cattiva salute mentale.

Gli studi sull’impatto dell’emergenza sulla salute mentale

Per comprendere meglio questi effetti, il Registro Nazionale Gemelli (RNG) ha avviato una serie di indagini sulla popolazione dei gemelli. Le survey si articolavano nel corso di un anno e con lo scopo di valutare l’impatto sulla vita quotidiana e sull’equilibrio psico-emotivo.

I dati preliminari, pubblicati il 22 aprile 2021, hanno mostrato una forte variabilità nella risposta alla situazione pandemica. Se consideriamo i risultati dei test su 2700 gemelli, con un’età media di 45 anni e per il 64% donne, e 878 famiglie con figli gemelli minorenni di età media 9 anni, possiamo notare i primi dati importanti. Circa l’85% non ha avuto sintomi da Covid-19, così come nessuno dei loro conviventi, ma ha mostrato evidenti stati di stress percepito e ha manifestato sintomi ansiosi e depressivi. Il 75% ha mantenuto il contatto con amici e parenti, durante il lockdown, tramite messaggi e videochiamate. Il 4% ha mostrato una grande preoccupazione per la propria salute fisica e mentale, mentre il 13% ha dichiarato di aver passato spesso momenti di tristezza.

Si tratta di dati preliminari che però ci fanno capire quanto le persone hanno sentito la pressione causata dalla situazione pandemica, anche quando non hanno subito il contagio e nessuno dei loro conoscenti è risultato positivo al Covid-19.

Ansia e stress, cosa fare per contrastarli

I rimedi contro ansia e stress devono sempre essere seguiti e guidati da un medico capace di analizzare la situazione e comprendere il modo migliore per intervenire in base alle caratteristiche del paziente.

Per prima cosa è essenziale imparare a riconoscere i sintomi. Rendersi conto che c’è qualcosa che non va è il primo passo per attivare una serie di comportamenti che consentono di prendersi cura della salute mentale.

Affaticamento e stanchezza, tono dell’umore basso, agitazione, difficoltà a dormire o di concentrazione, irritabilità, fanno parte dei sintomi che la nostra mente ci invia e che dobbiamo imparare ad ascoltare e non sottovalutare, soprattutto quando compaiono insieme a mal di testa, mal di stomaco, colite, nausea e altri disturbi che ci permettono di capire che il nostro organismo ha qualcosa che non va.

Dallo sport agli integratori, dalla costruzione di una nuova routine positiva al prendersi del tempo per riscoprire sé stesso, esistono tante soluzioni per uscire da questo brutto periodo. In questo è essenziale il supporto del proprio medico che potrà indicare la strada più giusta da percorrere.

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