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Generavivo: progettare insieme per costruire legami tra vicini

In via Guerrazzi, al Villaggio degli Sposi, nascerà un luogo dell’abitare fondato sulla relazione e attento alle necessità di ciascuno. Con un solo obiettivo: favorire la conoscenza reciproca tra le famiglie e i futuri residenti

Come supportare le famiglie nelle fatiche quotidiane, dal lavoro alla cura dei figli? Rendendo possibile la prossimità e l’opportunità di incontro e la costruzione di relazioni tra vicini di casa e di quartiere. È questo uno degli obiettivi di Generavivo, progetto abitativo al Villaggio degli Sposi promosso dalla Cooperativa Edilizia Abitare Condividere e dai soggetti È.one abitarègenerativo e Namasté Cooperativa Sociale. I lavori in via Guerrazzi cominceranno in autunno e si concluderanno nella primavera del 2024: 61 unità abitative immerse nel verde, con una piazza comune di oltre 1.300 mq e 3.700 mq di parco-frutteto e orti sociali, per una ricca proposta di nuovi bilocali, trilocali, quadrilocali in classe energetica A4 e, quindi, dalle elevate performance termiche e acustiche. A capitolato sono infatti presenti diversi plus che strizzano l’occhio all’efficienza energetica e al comfort domestico.

Fiore all’occhiello di Generavivo è il concept stesso del progetto (qui l’annuncio) che ripensa i luoghi abitativi come luoghi di vita a tutto tondo, all’interno di una visione innovativa che contrasta con le logiche del passato volte a isolare l’abitazione rispetto a tutti gli altri luoghi della vita quotidiana. Una «way of life» tecnologica e inclusiva che mette al centro la dimensione sociale e relazionale tra gli abitanti, dove spazi interni e spazi esterni si fondono in un unico spazio di vita dando forma a un’iniziativa abitativa in grado di aiutare i genitori nel conciliare famiglia, lavoro e tempo libero.

Andare oltre l’essere vicini di casa

Dentro Generavivo Bergamo troverà infatti spazio un’area concentrazione per la lettura, lo studio e il lavoro, una sala culturale per la creatività e lo svago, un angolo dedicato al silenzio, alla meditazione e al riposo. È prevista anche un’area dedicata ai più piccoli, un ambulatorio medico-infermieristico, un’area fitness per il benessere fisico e tante attività pensate per tutte le età. I futuri abitanti stanno mettendo in campo moltissime idee, con un solo obiettivo: stimolare le opportunità di incontro e relazione, di prossimità e di sostegno vicendevole nella realtà di tutti i giorni.

«Il tentativo deve essere quello di ritessere legami cui non si è avuto il tempo e la forza di riservare la giusta attenzione - spiega Chiara Nogarotto, ricercatrice sociale in È.one abitarègenerativo -. Sanare quel conflitto costante tra il tempo da trascorrere con la propria famiglia e quello da dedicare agli impegni lavorativi; reimparare a guardare negli occhi quel vicino che a lungo abbiamo tenuto distante; riscoprire la bellezza di abitare la propria casa e il proprio territorio. E abitare in forme generative significa comprendere che non siamo come macchine, non siamo in grado di funzionare senza limiti. Per questo, divengono fondamentali relazioni e supporto reciproco dentro luoghi in grado di accogliere la fragilità che ci caratterizza».

Un punto di forza del progetto è che gli abitanti saranno trasversali per età: «I nonni sono pronti a mettersi a disposizione delle famiglie più impegnate per accompagnare i piccoli a scuola - spiega Matteo Sana, Presidente della Cooperativa Abitare Condividere -. Alcune mamme e alcuni papà hanno dato disponibilità per fare la spesa ai pensionati, altri per dare una mano nelle piccole riparazioni. Gesti di condivisione, con un grande significato».

La co-progettazione con i residenti

Generavivo si candida quindi a diventare un luogo animato dagli intrecci quotidiani di coloro che lo abitano. Incontri che non escludono scontri: la relazione è un percorso di costruzione e ricostruzione mai concluso, in cui è necessario riconoscere che il conflitto è una parte ineludibile. Ecco, dunque, l’importanza del conoscersi, legarsi, intrecciare nelle nostre vite i fili di una comunità, così come sta accadendo per i futuri abitanti di Generavivo Bergamo con il percorso di attivazione alla dimensione generativa e co-progettazione degli spazi comuni e delle loro modalità di gestione.

«Gli abitanti sono protagonisti nella costruzione condivisa dei luoghi che vivranno quotidianamente, accompagnati da attivatori, architetti e progettisti - spiega Chiara Nogarotto che sta seguendo il gruppo di abitanti -. Parallelamente, entrano in contatto tra loro e con il quartiere che li accoglierà, imparano a conoscersi e a confrontarsi. Da questo percorso nascerà un luogo dell’abitare fondato sulla relazione, attento alle necessità di ciascuno e valore aggiunto per il territorio. Anche dopo l’ingresso nelle case, gli abitanti non saranno lasciati soli: la Cooperativa Sociale Namasté avrà il compito di accompagnare le persone nella vita comunitaria».

Maggiori informazioni: www.generavivo.it - [email protected] - Tel. 03519951544

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