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LAF, dieci anni di rigenerazione… e di rispetto per l’ambiente

L’azienda di Cologno al Serio, rilevata a fine 2012 dal Gruppo DEAandDEA, festeggia il successo di un’idea in cui pochi all’inizio hanno creduto: quella di recuperare, riutilizzare e dare vita nuova agli imballaggi industriali

Se innovare vuol dire saper guardare dove molti non vedono, allora è il successo di un’innovazione quello che oggi festeggia LAF, azienda di Cologno al Serio. Costituita nel 1986, rilevata a fine 2012 dal Gruppo DEAandDea, da dieci anni LAF si occupa di raccolta, cernita e preparazione al riutilizzo o riciclo di imballaggi industriali. «Siamo partiti in un momento storico in cui questo lavoro era considerato alla stregua del lavoro dei rottamai – racconta l’amministratore, Luigi Cardinetti Quasi nessuno, allora, parlava di economia circolare, riutilizzo o riciclo. Gli imballaggi ricondizionati venivano usati solo per contenere prodotti con poco valore aggiunto o rifiuti. Abbiamo acquisito questa società vedendo in essa una potenzialità inespressa».

Recupero, riutilizzo, riciclo

In dieci anni di vita, LAF ha visto una sensibilità individuale in materia di sostenibilità diventare sensibilità comune, collettiva. Per inseguire il sogno di un’economia green, ha investito in tecnologia, processi, nella formazione di collaboratori competenti. Una scelta vincente, se si pensa a quanto quella che abbiamo imparato a chiamare «economia circolare» sia oggi un paradigma produttivo, un’alternativa volta a sostituire quanto prima possibile l’attuale modello economico lineare. Questo, almeno, il piano della Commissione Europea, in linea con l’obiettivo dell’UE di neutralità climatica entro il 2050.

«In questi dieci anni, grazie all’aiuto dei nostri collaboratori, siamo riusciti ad ottenere gran parte degli obiettivi che ci eravamo posti: oggi siamo tra i primi rigeneratori italiani di imballaggi industriali in plastica, un settore che ha visto finalmente una luce appropriata – continua Cardinetti – Di fatto, da dieci anni stiamo facendo un lavoro che ha un impatto significativo sulla sostenibilità. Questo ci rende orgogliosi non solo per i risultati economici ottenuti, ma anche perché il nostro piccolo contributo per l’ambiente, al di là di tante bellissime parole, è una realtà, qualcosa di concreto».

Negli ultimi tre anni, in particolare, il contributo per l’ambiente dell’azienda si è fatto ancora più evidente. Nel 2019, Luigi Cardinetti, Diego Bernini e Giulia Pezzoli hanno lanciato TT89, una start-up innovativa che produce un pallet brevettato utilizzando la plastica rigenerata di peggior qualità ottenuta da LAF. Grazie al lavoro di TT89, un imballaggio giunto a fine vita in pessime condizioni finisce in discarica, ma viene nuovamente trasformato. Il pallet si chiama TT-ONE, ha il vantaggio di garantire performance simili a quelli del pallet EPAL in legno, di non superare il peso di 12 kg e, soprattutto, di poter essere riciclabile all’infinito. Non presenta, infatti, cariche minerali o inserti in metallo.

Altro punto di forza di LAF è, dall’ottobre 2020, la partnership ufficiale ed esclusiva con GREIF ITALIA Srl, società appartenente a Greif Inc., multinazionale americana leader mondiale nella produzione di imballaggi industriali. «L’ennesima chiusura del cerchio – rivela Diego Bernini – Greif produce e commercializza contenitori industriali progettati per essere utilizzati più volte. Laf li ritira dal mercato e li prepara per essere riutilizzati sotto forma di contenitori da rimettere sul mercato tali e quali, oppure, quando giungono a “fine vita” li trasforma in una materia prima-seconda che Greif utilizza per produrre nuovi contenitori».

Il lavoro di squadra

Oggi, LAF conta tre stabilimenti. Allo stabilimento principale, a Cologno al Serio, se ne è aggiunto uno a Volta Mantovana e uno a Patrica, in provincia di Frosinone. In essere, c’è anche una partnership operativa con un’azienda dall’attività simile, che possiede stabilimenti in Veneto, a Cornedo, uno a Santa Croce sull’Arno e uno, quello in cogestione con LAF, a Patrica.

A Diego Bernini, piace spesso ricordare come quello che l’azienda fa, di qualsiasi stabilimento si parli, sia offrire servizi più che prodotti. Quando i clienti vogliono liberarsi di imballaggi usati, LAF deve essere veloce nel ritirarli. Quando i clienti necessitano invece di imballaggi usati pronti al riutilizzo, occorre fornirglieli tempestivamente. E poi ancora, se gli imballaggi sono danneggiati o sporchi, bisogna garantire un un servizio tempestivo di ritiro, riparazione, lavaggio e riconsegna. E solo una squadra ben consolidata è in grado di prestare un servizio efficiente.

«Una delle maggiori difficoltà della nostra attività è recuperare contenitori usati dal mercato – spiega l’imprenditore – per questo motivo il nostro team vendite dedica il 70% del proprio tempo alla raccolta di questi contenitori, il 25% a venderli e il restante 5% alla macchinetta del caffè». Diego Bernini sorride: per descrivere il team con cui lavora quotidianamente, non utilizza mai la parola «dipendenti». Preferisce il termine «collaboratori», sottolineando come un ambiente di lavoro che funziona è quello dove si possa stare bene a 360 gradi, pausa caffè compresa.

L’atmosfera che si respira entrando nello stabilimento di Cologno al Serio, del resto, è un’atmosfera piacevole, dove tutti lavorano serenamente e in maniera ben sincronizzata. «Per me LAF è casa, famiglia, vita lavorativa» rivela Bernini, a cui si aggiunge, nel video realizzato per festeggiare il decimo anniversario dell’attività, l’addetto alle vendite Filippo Perico.

È a tutti i settantasei collaboratori dell’azienda che va il grande grazie di Diego Bernini e Luigi Cardinetti. Nel corso di un evento organizzato a fine settembre all’interno dello stabilimento di Cologno al Serio, i due soci operativi hanno premiato ben ventisei persone: coloro che, dieci anni fa, insieme a loro hanno creduto nel valore dell’innovazione… e nella sostenibilità.

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