Per l’Italia è giunto il tempo
di organizzare le Olimpiadi

Dal 5 al 21 agosto si terranno a Rio de Janeiro le XXXI Olimpiadi. Delle ventotto edizioni effettive svoltesi ogni 4 anni dal 1896, con sospensioni per le due guerre mondiali, solo una, quella del 1960, la bellezza di 56 anni fa, si è tenuta in Italia, a Roma.

Nel Regno Unito ci sono state tre edizioni, in Francia e in Germania due. Nel 2020 le Olimpiadi torneranno per la seconda volta a Tokyo, dove si svolsero nel 1964, quattro anni dopo quelle di Roma. Delle Olimpiadi invernali, che raggruppano gli sport della neve e del ghiaccio, si sono tenute, a partire da quelle del 1924 a Chamonix, 22 edizioni. Due quelle in Italia: nel 1956 a Cortina d’Ampezzo e cinquant’anni dopo a Torino.

Tra le principali competizioni sportive, ci sono anche i Campionati del mondo e gli Europei di calcio. L’Italia è stata in grado di organizzare i Mondiali nel 1934 e nel 1990: due volte, la metà di quelle in cui li ha vinti. Anche gli Europei due volte in Italia, nel 1968 e nel 1980; la Francia li ha già organizzati tre volte: nel 1960, nel 1984 e quest’anno.

La maturità di un grande Paese si vede anche dalla capacità di organizzare grandi manifestazioni. A Milano l’anno scorso abbiamo vissuto i sei mesi dell’Expo. Quest’anno sul lago d’Iseo è venuto un milione e mezzo di persone in sedici giorni grazie alla passerella dell’artista Christo. Oggi, malgrado problemi di credibilità dovuti al doping degli atleti, alla parzialità di alcuni giudici di gara, a una commercializzazione delle sfide sempre più invadente, le Olimpiadi rappresentano ancora la più grande manifestazione sportiva del mondo e continuano a esercitare un fascino del tutto particolare.

Roma è in lizza per organizzare le Olimpiadi nel 2024, in competizione con Amburgo, nella Germania che le ha già allestite due volte, Budapest, Los Angeles, negli Stati Uniti dove si sono tenute ben quattro edizioni, di cui due proprio nella stessa megalopoli, Parigi, che le ha già ospitate due volte. La scelta sarà compiuta nel settembre 2017 a Lima: che l’Italia resti unita sulla candidatura di Roma, se vuole spuntarla!

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