La donna volitiva dell'estate di Krizia

Sa sempre stupire con le sue spalle imponenti, con gli ampi scolli e quei tagli futuristici che la rendono ancora, dopo quasi 60 anni dal suo debutto, una delle regine del fashion system italiano. La donna Krizia, per la prossima primavera estate, è come sempre volitiva e determinata.

Sa sempre stupire con le sue spalle imponenti, con gli ampi scolli e quei tagli futuristici che la rendono ancora, dopo quasi 60 anni dal suo debutto nella moda, una delle regine del fashion system italiano. La donna Krizia, per la prossima primavera estate, è come sempre volitiva e determinata e sfila in passerella con abiti dal look grintoso e avventuroso.

«La mia donna lavora, è indipendente, detesta le convenzioni. È profondamente libera» ha detto da sempre Mariuccia Mandelli nel raccontare le sue creazioni. La «maestrina di Bergamo» - qualcuno l'ha definita così in certe occasioni per quel diploma cacciato in un cassetto da dove negli anni Cinquanta ha invece tirato fuori una macchina per cucire - è ancora capace di una moda avveniristica che offre spunti e tagli di grande forza e movimento.

Linee dalla perfetta geometria, tessuti innovativi, colori che rianimano: verde menta, giallo sole, oro e argento, ma anche nero/écru «per esaltare il suo spirito di contraddizione». Una collezione che pone l'accento su grandi elementi molto amati dalla stilista: dal parka argenteo a disco spaziale ai plissé a palloncino, fino ai bolli giganti laccati.

Torna l'amatissimo chimono, considerato da Krizia il capo ideale dell'estate insieme al pareo: «Sono il massimo della praticità e dell'usabilità» aveva raccontato in un'occasione, e giovedì a Milano lo ha proposto monospalla a 1/3 di cerchio. Una moda dai tagli netti e orientaleggianti: top a fascia, pieghe costruite a spicchio di luna, abiti da sera appesi al collo e lunghi fino ai piedi, minicolli alla coreana.

Le nuove proporzioni vogliono un busto minuto, rimpicciolito anche da cinture spostate verso l'alto o da giacchine aderenti cortissime, quasi a bolero, con spalle spesso insellate, a volte arricchite da maniche a pieghe cucite sino al gomito, lasciate libere di sbocciare a ventaglio all'altezza della spalla.

Le stesse linee anche negli accessori: dalle collane plastron rigide, a rettangolo, di plexiglas laccato, fino al collo-collana di caucciù nero a dieci sezioni di cerchio sovrapposte o alle pochettes piatte e squadrate di vernice coloratissima.

Ritornano i grafismi, ricorrenti nella sua moda, ma anche i tanto amati animali portafortuna: il serpentone che attorciglia le sue spire sul tulle elastico color nudo e soprattutto la testa di pantera intagliata a mano nel bustino o nell'alta cintura di caucciù neri o spalmata sui capi di maglia rilucente a fasce di colore – nero, verde e argento - sovrapposte.

Il tutto con la solita ricerca nei materiali: maglia, ma anche taffetà di seta pura, maglia di viscosa sottilmente laminata per una spruzzatina di luce, crêpon, chiffon, georgette e raso di seta pura, leggerissimi. E poi cady, tulle stampato, lycra similpelle, tessuto tecnico lucido.

«Un mood spaziale, una moda pensata per una donna attiva e combattiva, sempre in movimento, tanto viaggiatrice da sembrare pronta a sbarcare persino su altri pianeti» spiega così la collezione, dedicata a una donna che deve sapersi anche difendere: con ginocchiere e paragomiti in maglia, con spalline imbottite evidenziate a vista o con sandali-cavigliera in neoprene, su zeppe arcuate di ben diciassette centimetri.

E proprio in questo stile così volitivo e forte sta tutta la moda Krizia, tutta la sua storia di eterna combattente, determinata e comunque sempre capace a stare fuori dagli schemi dell'omologazione. Uno spirito libero, anticonvenzionale. E forse adesso, dopo così tante passerelle, ancora di più. «Le donne non hanno mai abbastanza fiducia» ha detto una volta. Lei le vuole vestire perché la possano trovare.

Fabiana Tinaglia

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