La Bottega di Giorgia
sogna in città

Una scoperta tutta bergamasca. È quella delle linee morbide, dei volumi ampi e dei colori intensi che riportano alla natura della Bottega di Giorgia. Tagli geometrici che offrono comfort e quel senso di pace che Giorgia Totaro racconta mentre sceglie i tessuti.

Il corpo non c'è. Ci sono linee morbide, volumi ampi e dei colori intensi che riportano alla natura. Tagli geometrici che offrono comfort e quel senso di pace che Giorgia Totaro racconta mentre sceglie i tessuti. Lei le stoffe le annusa e poi sorride. Intensa, come la sua collezione, che racconta una donna felice: «E comoda, realizzata e piena di cose da fare. Non amo gli abiti che ostacolano: ci sono donne inchiodate da tessuti che le strizzano: femminilità è immaginazione». Nasce da qui La Bottega di Giorgia, con l'atelier a Ranica e il lookbook che viaggia su internet nella pagina Facebook di questa trentenne che ha molto da raccontare. La prima linea nasce 5 anni fa dopo il corso di design della moda a Milano e una voglia «di vestirmi a modo mio».

Inizia a tagliare e cucire e da qui le creazioni si moltiplicano con il passaparola e le prime richieste dei negozi. Ora il progetto si fa più concreto: «Voglio dedicarci più tempo, sviluppare quello che amo e so fare». Ecco perchè arriva anche la linea bambino, divertente, morbida. Ancora felice. Tra lane cachemire, jersey e felpa; tra i toni del grigio, blu, bordeaux e verde per larghi pantaloni alla caviglia, abiti dai tagli architettonici, fino a felpe e caldi maglioni dalle linee dritte. Giorgia e la sua «Bottega» si raccontano così, senza troppi giri di parole ma con molto gusto da esprimere addosso. Lei si schermisce, delicata e originale come gli outfit dei bimbi che veste. Poi un sogno: vivere di questo. Intanto a Pitti tenta il concorso «Who is on Next?». E a Ranica costruisce il suo mondo.

Fa. Ti.

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