Bagutta, premio a Pitti Uomo
Nuovi progetti e nuova etichetta

Una buona notizia per Bagutta: il marchio bergamasco della Cit di Arcore, azienda di proprietà della famiglia Gavazzeni, ha vinto il Premio Pitti Immagine Uomo 2018.

Sarà consegnato durante il primo giorno della manifestazione fiorentina, a Palazzo Vecchio martedì 12 giugno, ad Antonio Gavazzeni, figlio di Pino che fondò il brand nel 1975: «Bagutta non ha mai smesso di innovare e rinnovarsi rimanendo sempre fedele a se stessa e coerente alla propria identità – spiega l’imprenditore -. Alla fine del 2016 è stata data un’ulteriore spinta al brand con l’avvento in azienda di Mario Stefano Maran, intraprendendo una strategia di distribuzione che ha portato il nostro marchio ad essere presente in tutto il mondo, sviluppandosi in particolare nei mercati di fascia alta nazionale e soprattutto internazionali. Sicuramente la storia del marchio e la sua tradizione sartoriale ne continuano ad animare lo spirito, ma lo sguardo al futuro, la forte passione e i nuovi concept di collezione sono quelli che rendono Bagutta un riferimento del settore» commenta ancora Gavazzeni.

«Abbiamo vissuto un biennio di sacrifici, per riorganizzare il lavoro e ripensare al nostro marchio, al fine di riposizionarlo sul mercato in maniera più alta e strategica – continua -. Nel 2017 siamo cresciuti del 15% con Bagutta, aumentando nella qualità e nella distribuzione». Che per il 60% è ancora italiana. «Ma è aumentato l’estero, con uno sviluppo maggiore in Oriente, Giappone in primis dove abbiamo raddoppiato i punti vendita». Rinnovata la rete distributiva in Belgio, Olanda e Germania, obiettivo di Gavazzeni è quello«di una crescita lenta ma di alto livello». Che va di pari passo con il lavoro della Cit (il fatturato del 2017 è stato di 28 milioni, una novantina i dipendenti), che resta un’azienda che si occupa anche di conto terzi per gruppi del lusso, con l’acquisizione anche di Tagliatore come nuovo brand a cui l’azienda fornisce le camicie.

«A Firenze, per Bagutta, presentiamo per la prima volta le stampe del nostro archivio: abbiamo creato una capsule, “Bagutta di Milano”, che ha riscontrato molti consensi». Sarà lanciata anche la nuova etichetta Matteucci 1939: «L’anno di nascita della Cit e il nome della via dove c’è la nostra sede” spiega Gavazzeni che guarda al futuro: «Bene la licenza di Robert Friedman, marchio italiano di moda donna in licenza mondiale, così come prosegue l’avventura di La.La.Tex, brand nato in collaborazione con Alessandro Squarzi. Nostro obiettivo continua a essere quello di valorizzare la nostra storia, spingere sulla qualità: Bagutta è il nostro marchio, che vogliamo continuare a far crescere ed estendere sul mercato».

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