Dall'intimo alle borse e bijoux
Apre «Luri» ed è made in Bergamo

Dalle calze all'intimo alle borse e ai bijoux. Claudia Marrone si lancia in una nuova avventura e questa volta non si tratta di una attività legata al Gruppo Intimissimi-Calzedonia-Tezenis di cui fa parte. Questa volta è lei a inventarsi «Luri».

Dalle calze all'intimo alle borse e ai bijoux. Claudia Marrone, bergamasca 40enne, si lancia in una nuova avventura e questa volta non si tratta di una attività legata al Gruppo Intimissimi-Calzedonia-Tezenis di cui fa parte, titolare di otto negozi in Lombardia, di cui 4 a Bergamo. Questa volta è proprio lei a inventarsi un marchio di accessori, con una produzione esclusivamente made in Italy. Ha aperto «Luri» (luri.eu), nome che in etrusco significa «ornamento»: nel negozio di via Tiraboschi 71 si troveranno borse, foulard, collane, bracciali, anelli e cerchietti. Tutto un mondo femminile disegnato da Claudia con la collaborazione di una giovane designer bergamasca, Laura Tolfo.

«La produzione è lombarda - sottolinea -. Il mondo dell'accessorio è sempre più made in Cina, con Luri punto sulla qualità, sul pezzo rifinito e ragionato, su un'attenzione ai materiali e alla lavorazione». Collane in porcellana, anelli in bucchero, pellami fiorentini. E tutti i pezzi prendono il nome di una città italiana, sempre per sensibilizzare a un acquisto ragionato: «Ma a prezzi convenienti, perchè la crisi si sente ma il popolo femminile, anche con un solo accessorio, è bravo a rifarsi il look». Lo sa bene lei che nel mondo della moda lavora da 15 anni, dopo una laurea in Giurisprudenza e la scelta di lanciarsi in un'avventura tutta commerciale come quella di Intimissimi: «E ora anche stilistica con Luri». Senza fermarsi a Bergamo: «Aprirò anche a Lecco e punto già a Milano». E tra la linea «Urbino» e la collezione «Taormina», ecco le borse: «Peculiarità sono i manici, tutti intercambiabili».

Un'idea che permette di rinnovare il «parco borse» con originalità: «Per uno stile dinamico, per giocare con la moda, ma rispettando la qualità». Per Claudia è un chiodo fisso: «Voglio valorizzare l'italianità, anche per questo i nomi delle città del nostro Paese». A Bergamo ha dedicato una borsa: «Capiente, resistente, per contenere anche il notebook». E aggiunge: «Del resto siamo donne che lavorano, è un omaggio a tutte noi».

Fa. Ti.

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