Andria, un altro morto bergamasco
61enne di Cologno sul treno della strage

Aveva passato qualche giorno nella sua casa di Cologno al Serio e stava tornando a Barletta, per occuparsi del bar che aveva rilevato nel 2012, dopo essere andato in pensione, e che era diventata la sua grande passione.

Ma sul treno che dall’aeroporto di Bari lo stava riportando in quella che era diventata la «seconda casa», la sua vita si è tragicamente spezzata. Cologno piange una delle vittime del tragico scontro tra i due treni in Puglia avvenuto martedì: Michele Corsini, 61 anni, era originario di Barletta ma dalla metà degli anni 90 viveva nella frazione Fornasette di Cologno, dopo aver sposato la moglie Tiziana, di Cologno. L’uomo, da quando aveva rilevato il bar «Gray room» precedentemente gestito da un nipote, nella centralissima piazza del Duomo della cittadina pugliese, faceva la spola con l’abitazione di Cologno, anche se buona parte della stagione primaverile ed estiva la passava a gestire sua attività.

L’ultima volta che era tornato a Bergamo era stato la scorsa settimana, anche per sottoporsi a un controllo medico, e martedì aveva deciso di ritornare, prendendo il volo per Bari e da lì, il treno per Barletta su cui era salito tante altre volte. E come accadeva sempre, una volta arrivato avrebbe telefonato alla moglie, rimasta a Cologno assieme agli anziani genitori, per un saluto. Ma quella telefonata, martedì, non è mai arrivata.

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