Controlli dei carabinieri nella Bassa
Identificate oltre 200 persone in 24 ore

Controlli straordinari a Dalmine, Treviglio e Caravaggio, nei luoghi d’interesse turistico come Leolandia e ai caselli.

Per tutta la giornata di sabato 22 agosto e la notte tra sabato e domenica 23 agosto, nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in genere, in particolare contro il patrimonio o inerenti la diffusione di sostanze stupefacenti, i Carabinieri di Treviglio, hanno effettuato diversi posti di controllo lungo le principali arterie stradali e cittadine, nonché nei pressi dei caselli autostradali della Bassa bergamasca, controllando numerosi veicoli in transito, identificando circa 200 persone e ispezionando le attività commerciali, anche al fine di verificare il corretto rispetto delle normative anticovid, nonché la corretta applicazione della disciplina per la vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni da parte di bar e chioschi.

L’attività ha riguardato i centri urbani più grossi della Bassa, a partire da Treviglio, Caravaggio e Dalmine, nonché i luoghi di particolare attrazione per i vacanzieri del weekend, quale per esempio l’area del parco divertimento di Leolandia di Capriate San Gervasio, o di interesse strategico per l’elevato transito di persone e veicoli, quali i principali caselli autostradali presenti sulla A4, di Capriate San Gervasio e Dalmine, e sulla A/35 - Bre.Be.Mi, di Treviglio e Caravaggio.

L’attività è stata incentrata sullo svolgimento in contemporanea di più posti di controllo e vigilanza dinamica nei centri abitati, volta nello specifico a contrastare i furti nelle abitazioni, diverse vuote e incustodite nel periodo estivo, ha consentito di identificare una novantina di veicoli e poco più di 200 persone, fra le quali 20 di interesse operativo con precedenti specifici per reati di tipo predatorio o inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante i controlli i Carabinieri della Stazione di Treviglio hanno rintracciato e arrestato un cittadino 28enne, originario del Marocco, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, sul quale pendeva un decreto di carcerazione emesso dal Tribunale di Brescia, conseguente alla violazione da parte dello stesso delle prescrizioni impostegli in occasione dell’applicazione della misura alternativa alla detenzione. Dopo il fermo l’uomo è stato rinchiuso nel carcere di via Gleno a Bergamo.

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