La sorella: volevo fermarli nella sala slot
«Maurizio una furia, io sfiorata dai colpi»

«Non sono complice di nessuno e anzi ho cercato di frenare il litigio tra i miei due fratelli, che si è poi trasformato per me in un dramma». Parla la sorella 49enne di Carlo Novembrini, ucciso a colpi di pistola, insieme alla sua compagna mercoledì pomeriggio in una sala slot di Caravaggio.

«Può darsi che ci fossero stati degli screzi, ma io non ne sapevo nulla – ha fatto sapere la sorella – e tutto mi sembrava tranquillo, fino a mercoledì pomeriggio, quando Maurizio è entrato in casa nervosissimo, difficile da calmare. Ho chiesto se poteva accompagnarmi a fare delle spese in un supermercato e lui mi ha detto che non poteva. Mi sono allarmata, perché l’ho visto insolitamente arrabbiato. Quando è sceso per le scale l’ho seguito e nonostante non volesse, sono salita con lui sulla Panda».

E spiega i terribili secondi nella sala slot di Caravaggio dove si è consumato il duplice omicidio: «Mio fratello era una furia. Ho usato tutta la mia forza per fermarlo, ma d’un colpo sono partiti gli spari e quelle pallottole mi hanno sfiorata, colpendo l’altro mio fratello e la sua compagna. Non capivo più niente, ho visto polvere intorno a me e tanta confusione».

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