Treviglio, «marijuana light» al distributore
Protestano i «genitori anti-droga»

Ora anche i tabaccai della Bergamasca hanno iniziato a vendere a tutti i maggiorenni la «cannabis light».

Un caso è quello a Treviglio: il tabaccaio in via De Gasperi ha appena installato un distributore automatico dove si possono acquistare varie quantità e tipologie di questo prodotto. «Cannabis light» sta ad indicare il fatto che questo tipo di cannabis ha una concentrazione del cannabinoide Thc (la sostanza psicotropa che procura lo «sballo») inferiore al limite dello 0,6%. La «cannabis light» viene venduta allo scopo di ricerca o collezione, non come prodotto sostitutivo del tabacco. L’indicazione si trova scritta sulla confezione del prodotto: alla tabaccheria di Treviglio abbiamo acquistato, al costo di 11 euro, una confezione di «Fiori di canapa senza semi» (coltivati da una azienda agricola di Roma), del contenuto di 1,5 grammi, su cui è riportato che l’utilizzo «è da intendersi soltanto per ricerca, sviluppo, uso tecnico o collezionismo, non è destinato al consumo alimentare, farmaceutico o sostitutivo del tabacco».

«E questo è il paradosso che sta praticamente consentendo la vendita legalizzata della marijuana» sostiene Enrico Coppola presidente dell’Aga (Associazione genitori antidroga) di Pontirolo. Nel 2016 è stata introdotta una legge per disciplinare la produzione e la commercializzazione della canapa esclusivamente per la produzione di fibre tessili, bioplastica, farina e olio per settore alimentare stabilendo, appunto, la liceità del coltivarla purché la concentrazione di Thc al suo interno non superi lo 0,6%. «Il problema – spiega Coppola – è che con questa legge si è andati, di fatto, ad autorizzare anche la commercializzazione al minuto della cannabis sulle cui confezioni, però, per rispettare i dettami della norma, viene riportato che non deve essere fumata».

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