Spaccio e degrado in piazza Affari
«Serve il presidio fisso dell’Arma»

La lettera del Comune al prefetto: «La zona venga cinturata almeno 12 ore al giorno». Fondamentale la tenenza dei carabinieri: «Grande lavoro, ma l’organico è sottodimensionato».

L’ultimo episodio in ordine di tempo ha avuto come protagonista un giovane che, nel cuore della notte, si è messo a gridare in mezzo alla piazza, senza alcun apparente motivo ma svegliando e infastidendo i numerosi residenti. «Va avanti così da due anni: rompe fioriere, aggredisce le persone in piazza – lamenta un abitante, di origine extracomunitaria –. Da due anni viene preso e rilasciato, preso e rilasciato. La non certezza delle regole crea disagi anche agli immigrati regolari: non è dunque razzismo, ma voglia di vivere tranquilli».

Niente da fare, dunque: nonostante i controlli costanti e continui dei carabinieri della vicina tenenza e anche della polizia locale di Verdellino, piazza Affari a Zingonia continua a rappresentare un problema sotto il profilo della sicurezza.

Motivo per cui il Comune di Verdellino – nel cui territorio ricade la piazza un tempo fulcro dell’utopica Zingonia immaginata dall’imprenditore Renzo Zingone – ha deciso di scrivere al prefetto Elisabetta Margiacchi per chiedere un presidio fisso dei carabinieri. «Presidio fisso che è necessario, indispensabile e non più procrastinabile – spiega Umberto Valois, vicesindaco, assessore alla Sicurezza, nonché consigliere provinciale –. Se non sarà possibile 24 ore su 24, chiediamo un presidio di almeno di 12 ore giornaliere, tra le 14 e le 22, con la zona cinturata e da attuare in via sperimentale per alcuni mesi continuativi, impegnando alcune pattuglie anche con la stazione mobile nelle zone sensibili: piazza Affari, via Carlo Porta, corso Asia, via Fermi e via Oleandri».

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