Spirano, si indaga per infanticidio
Giovedì l’autopsia sul neonato

Conferito l’incarico per l’autopsia a un medico legale di Pavia, l’anatomopatologa Yao Chen, che eseguirà l’esame giovedì 11 febbraio all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

Il sostituto procuratore Davide Palmieri ha aperto un fascicolo sulla morte del neonato di Spirano, con l’ipotesi di reato di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale. L’esame è fondamentale per accertare eventuali responsabilità a carico dei genitori. Non è ancora chiaro, infatti, se il piccolo sia nato morto o se sia morto subito dopo il parto. Quel che è certo è che il padre ha chiamato il 112 quando il feto era già stato espulso e all’arrivo dei soccorritori non c’era più nulla da fare. Lo hanno trovato ancora attaccato al cordone ombelicale e il padre ha riferito che il parto è stato podalico.

La coppia ha dichiarato di aver scelto il parto naturale ispirandosi alla filosofia del medico francese Michel Odent e di aver fatto nascere le prime due figlie (che oggi hanno 3 e 4 anni) in casa. Nei primi due parti, però, avrebbero avuto l’assistenza di un’ostetrica, figura invece assente nella notte tra sabato e domenica quando, alle 4, la 36enne ha partorito in camera da letto. In casa c’erano solo le due bimbe e la madre della donna. Le domande che si pongono gli inquirenti, ora, sono molte: il bimbo si sarebbe potuto salvare se il padre avesse chiamato il 112 prima, quando la donna era ancora in travaglio? Le condizioni in cui è stato partorito il bimbo erano idonee?

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