Marco, fitness coach a Dubai
Allena mente e corpo di vip e sceicchi

Da Gandino ai Paesi del Golfo, a 40 anni è personal trainer e influencer quotato. Geometra con la passione del beach volley e del fitness. «Amo molto le mie tradizioni e il luogo dove sono nato e cresciuto, ma la Val Seriana, seppure mi ci sia trovato bene, mi è sempre stata un po’ stretta e, fin da piccolo, ho avuto il forte desiderio di conoscere il mondo, viaggiare e vivere in spazi e posti più internazionali.

Basti pensare che quando avevo 18 anni, per le mie vacanze estive, sono andato a Londra, in camion, non avendo i soldi per pagarmi il volo, con un viaggio di 3 giorni, e sono rimasto 3 mesi a lavorare come lavapiatti, per poi rientrare in Italia, sempre in camion». Marco Bertocchi, 40 anni, originario di Gandino, precisamente della frazione di Barzizza, dove ha vissuto e lavorato come geometra fino ai 25 anni, si racconta così, come una persona sempre in cerca di nuovi stimoli. «Sapevo che la mia vocazione non era quella di essere un geometra e dopo alcuni anni in cui ho svolto questo lavoro ho deciso di cambiare. Mi sono trasferito a Milano dove, senza conoscere nessuno, dopo aver studiato marketing e organizzazione di eventi del settore della moda e del lusso, ho iniziato a lavorare per un’agenzia che seguiva eventi di alta moda e automotive. Successivamente ho deciso di aprire una mia attività, come organizzatore di eventi e consulente. Un lavoro che ho svolto per 10 anni, fino al 2015 e che mi ha portato a lavorare per molte multinazionali, come Euronics, Samsung, Apple, Sony e LG». Durante i suoi anni a Milano, però, Marco ha continuato a coltivare le sue due più grandi passioni, il beach volley e il fitness. «Sono stato anche in California, Stato di riferimento del fitness e del beach volley, dove ho vissuto e studiato con i migliori allenatori del fitness. Col passare del tempo, seppur il mio lavoro andasse bene, la passione per il fitness e il beach volley è aumentata e ho deciso trasformarla in lavoro.

Così, grazie a tutto ciò che avevo imparato in California, ma anche a Milano, dove comunque mi allenavo costantemente, ho iniziato a organizzare bootcamp, corsi di fitness all’aperto, e sono diventato personal trainer di personaggi di spicco della realtà milanese». Dopo poco, però, anche Milano inizia a essergli stretta e Marco capisce di volere avere un’esperienza lavorativa internazionale. «Ho pensato che sarebbe potuto essere stimolante e importante per me, oltre al fatto che mi avrebbe potuto dare maggiori possibilità di lavoro. Quindi ho iniziato a viaggiare per il mondo, cercando di capire dove potermi trasferire. A un certo punto mi ero quasi convinto ad andare in California, ma poi ho fatto una vacanza a Dubai e ho deciso di trasferirmi qui». I motivi della sua scelta sono molteplici. «Ho visto un posto molto interessante, dove tutto è pianificato per chi fa business, con una struttura statale solida e meritocratica. È un ambiente fertile, florido e internazionale e le leggi ti incentivano molto. Inoltre ho sempre sognato di vivere sul mare e qui il tempo per 9 mesi all’anno è stupendo, si sta sempre in maglietta e pantaloncini».

Nonostante alcune difficoltà iniziali, Marco, oggi, può dire di aver realizzato il suo progetto. «Sono partito nel 2015 che non conoscevo nessuno e pian piano ho studiato l’ambiente, ho iniziato a fare conoscenze e, dopo un anno molto intenso, anche se non è stato facile, a fine 2016 ho aperto il mio brand, “Coach Marco”, e ho iniziato a farmi conoscere anche grazie ai social media, dove, ad esempio sul mio instagram account, @iamcoachmarco, si possono seguire quotidianamente le mie attività». Marco a Dubai è un International fitness coach molto apprezzato e stimato. «Volevo lavorare come fitness coach per un livello di gente molto alto e mi sono targhettizzato su di loro, visto la buona domanda che c’era quando mi sono trasferito qui. La mia scelta non è dipesa solo da un discorso economico, ma anche dal fatto che la mia preparazione molto alta sapevo mi avrebbe permesso di raggiungere questa clientela. Non sono un personal trainer, ma un fitness coach. Mi occupo cioè di seguire tutto ciò che riguarda il benessere del cliente: fisico, mentale e nutrizionale. Aiuto le persone a vivere meglio. E lo faccio nella mia palestra che ho aperto in centro a Dubai, vicino al Burj Khalifa, il palazzo più alto del mondo, dove lavorano i migliori. I miei clienti sono persone molto importanti, manager e direttori di altissimo livello, i vip dei vip di Dubai, di cui non posso parlare, visto l’alta privacy che mi viene richiesta.

Queste persone vivono una vita a livelli altissimi e li aiuto a mantenersi in forma e ad affrontare le loro sfide quotidiane, a vivere meglio insomma». Nel 2017, poi, è divenuto consulente per il governo di Dubai, con il ruolo di official fitness influencer. «Lo sceicco ha organizzato 30 giorni di focus sul fitness e sono stato contattato per diventarne l’influencer ufficiale. Il mio compito è quello di promuovere uno stile di vita sano e salutare in tutto il mondo. E lo faccio portando la mia italianità e la mia bergamaschità, se si può dire. Sono molto orgoglioso che il mio modo di vivere stia diventando un modello per tutte le persone che vivono qui». Marco resta, quindi, ancora legato alle sue origini. «Nutro grande rispetto per l’Italia e per Bergamo ed è un Paese in cui credo si possa vivere molto bene. La mia scelta di vivere a Dubai è stata dettata dal fatto di voler vivere una realtà cosmopolita e diversa, ma il mio Paese mi manca, assolutamente, come mi mancano parenti e amici, che però con i social, la tecnologia e gli aerei riesco a sentire e vedere spesso». E Marco, anche se solo per lavoro, tornerà presto nella terra che gli ha dato i natali, col suo prossimo progetto. «Tramite il nuovo progetto “Rewind Wellness Retreat” porterò gente da tutto il monto in Italia per mangiare italiano, allenarsi e fargli conoscere la bella Italia. A Dubai, invece, ci sarà l’apertura della Beach Volley Accademy sulle bianche spiagge vicine al mare cristallino. Corsi di Beach Volley, tornei e tanto divertimento targato Coach Marco made in Berghem.

Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della comunità bergamasca onlus. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].

© RIPRODUZIONE RISERVATA